Argomenti e misteri

Itinerari di viaggio diversi, argomenti strani
misteri non ancora risolti, il mondo esoterico
fantasmi e case stregate, storie dimenticate
e leggende terrificanti















candelabro
stellina TORNA AD ARGOMENTI E MISTERI

torcia

. DAL SEGNO DEL COMANDO A VOCI NOTTURNE .
ovverro: 2 vicende parzialmente tratte dalla realtà e trasformate in sceneggiati TV

il segno del comando
Il medaglione chiamato il segno del comando forgiato dal negromante Brandani


carla gravina nel segno del comando
La mirabile interpretazione di Carla Gravina nei panni di Lucia, il fantasm della figlia illegittima dei Principi Anchisi


Ugo Pagliai
Il grande Ugo Pagliai nel segno del comando vestiva i panni di Edward Forster studioso delle opere di Lord Byron


medium
Medium durante una seduta spiritica





Testo della canzone "cento campane" cantata in romanesco da Lando Fiorini e usata come sigla della serie TV il segno del comando
 
"Nun me lo di' stanotte
a chi hai stregato er core
la verità fa male
lasciame 'sta visione pe' spera'
din don din don amore
cento campane stanno a di' de no
ma tu ma tu amore mio
se m'hai lasciato ancora nun lo di'
no nun lo di' nun parla'
sei una donna o una strega chissà?
Me resta 'na speranza, la speranza
de quer sì...
din don, din don amore
cento campane stanno a di' de no
ma tu ma tu amore mio
se m'hai stregato dimmelo de si .."


- Del segno del comando furono stampati dei romanzi fedelmente tratti dalla sceneggiatura e pubblicati sia dalla Rusconi che dalla Newton Compton.
Purtroppo oggi sno tutti intrfovabili.




necromante
Che cosa possono avere in comune tra loro i due sceneggiati trasmessi in TV, uno nel 1971 ( il segno del comando di daniele D'anza ) eel 1996 ( voci notturne di Pupi Avati ) con un castello senese, la via Margutta nella città di Roma, i templari, un ponte un tempo costruito in legno con una piazza non più esistente anche questa nella sua forma originale? Possiamo rispondere "tante cose" e vediamo perché.
Tutto inizia nella realtà in epoche assai remote, al tempo del cosiddetto "morbo oscuro", circa verso il '300/500. Epoca questa considerata oscura dove negromanti e maghi vi si muovevano con estrema disinvoltura. Nello sceneggiato Il segno del comando ( chi non lo vide a suo tempo lo cerchi perché la pellicola in originale bianco e nero è ancora godibile e fresca, con la sua trama affascinante, le atmosfere gotiche coinvolgenti, proprio come se fosse fatta oggi ), assistiamo ad una storia di fantasmi, di sette segrete e sedute medianiche eseguite per contattare un negromante che rispondeva al nome di Ilario Brandani, artefice del monile raffigurante un gufo simbolo della conoscenza magica e che veniva appunto chiamato il "segno del comando". Il negromante Brandani si dice vivesse al castello Fosini situato nel comune di Radicondoli a Siena ma pressoché nel territorio Pisano.
L'interno del castello non è accessibile ne visitabile in quanto il tempo, i vandali e l'incuria, lo hanno degradato. Venne costruito sulla cima di una alta collina, circondato da fitti boschi a picco sulle sorgenti del torrente Pavone di fronte alla "Cornata di Gerfalco" che faceva parte dei possedimenti dei vescovi di Volterra. Successivamente fu il feudo della famiglia dei Pannocchieschi, conti del vicino castello di Elci e poi ancora entrò nell'ambito della sovranità senese, probabilmente sotto il dominio dei suddetti conti d'Elci. Ai piedi della rupe, dove si poggia il castello, si racconta che un tempo vi fosse una sorgente d'acqua sulfurea, all'oggi scomparsa, e che fosse presente una "pietra calaminare" anche se non vi sono testimonianze della presenza di una miniera nei territori. Dal XII al XIV secolo il castello, secondo fonti questa volta storiche, fu anche una "magione" dei Cavalieri Templari, rifugio di pellegrini e base del potente e misterioso ordine cavalleresco. Altre due strutture sono poi da evidenziare. Una piazza non più esistente a Roma distrutta in tempo di guerra ( della quale si parla nel segno del comando e se ne vede una raffigurazione ) e un ponte, sempre a Roma, il ponte Sublicio ( oggi modificato ma un tempo costruito in legno con un procedimento segreto senza chiodi ne corde da parte di ignoti affiliati ad una setta che se ne servivono anche per eseguire le loro cerimonie ) e che appariva nelle puntate della miniserie voci notturne.
Questo sceneggiato firmato dal genio di Pupi Avati è stato rimandato in onda su RAI PREMIUM tra agosto e settembre del 2013 e, per chi non lo avesse visto a suo tempo, spero che non se lo sia perso perché valeva proprio la pena di guardare di nuovo anche questa miniserie. Anche in voci notturne si parlava di magia e, nello specifico, di sacrifici umani fatti alla base del ponte e sulle sponde del Tevere. Pupi Avati disse di aver visto a suo tempo Il segno del comando e ne rimase affascinato tanto da "creare" questa nuova "storia" anche essa carica di atmosfere gotiche e presenze impalpabili. Siamo di fronte alla trasformazione, usata come base, di fatti accaduti, di personaggi reali, per la stesura di sceneggiature TV. Molti elementi sono in comune per entrambe le storie.
Da sottolineare le musiche che accompagnavano le pellicole, partiture musicali veramente enigmatiche e piene di fascino. Nello sceneggiato firmato D’Anza ( il segno del comando ) possiamo ascoltare il 17° componimento del misterioso Baldassarre Vitali e in Voci Notturne le musiche della colonna sonora venne scritta utilizzando metodi in disuso da secoli. Nella mia memoria risuonano ancora le note e le parole della canzone "cento campane" cantata da Lando Fiorini nel segno del comando e che riporto qui a fianco. Per chi non li avesse mai visti questi sceneggiati tv consiglio di approfondirne le storie e reperire quante più possibili informazioni di entrambe tenendo conto del fatto che non tutto venne partorito dalla mente fervida di sceneggiatori ma che tanto si trova ancora immerso nel più reale e oscuro passato. Sono storie affascinanti proprio perché possiedono una matrice è reale.
 
castello di fosini il castello del negromante
- Castello Fosini situato nel comune di Radicondoli (SI) in un territorio vicino Pisa.
Sul castello "aleggia" la presenza della leggenda del necromandte


- Nuovo ponte Sublicio.
Il ponte originale di epoca romana era in legno e costruito senza l'uso di chiodi.

Voci notturne terminava con un messaggio che intimava al curioso di non andare oltre ciò che è visibile per cercare qualcosa che doveva restare per sempre nascosto.

" DOVE FINISCE LA RAGIONE COMINCIA UN TERRITORIO CHE NON CI APPARTIENE, NEL QUALE SIAMO INTRUSI: UNA TERRA DI REGOLE CHE NON CONOSCIAMO, DOVE SI PARLA UNA LINGUA MISTERIOSA E DOVE LE NOSTRE LOGICHE NON SONO UTILIZZABILI IN ALCUN MODO. NOI IN QUESTO TERRITORIO POSSIAMO SOLO SUBIRE IL MISTERO CHE, ANZICHE' RIVELARSI, SI FA SEMPRE PIU' IMPENETRABILE. IO NON SO DIRE SE QUESTA SIA UNA PENA O UN PREMIO. IO NON SO DIRE NULLA MA SO CHE QUESTO LUOGO ( ... ) NON DEVE ESSERE IN ALCUN MODO CERCATO NE IN ALCUN MODO TROVATO. "





Builder Web ©BETH E-Mail Contact DarkMaster BethStrega Home Page Index