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sepolti vivi

La Tafofobia, ovvero, la paura di essere sepolti vivi

La tafofobia è una parola che deriva dal greco Taphos che significa sepolcro e indica letteralmente la paura di essere sepolti vivi. In epoca Vittoriana venivano realizzati dei veri e propri “ospedali per i morti” dove, il corpo di un presunto defunto, veniva lasciato alcuni giorni in aspettativa per verificare se veramente il decesso si era consumato o se, invece, il corpo tornava a rianimarsi.
Non è di certo una bella esperienza essere sepolti vivi e risvegliarsi dopo una presunta morte all'interno di una bara
e sotto uno strato di terra o all'interno di un loculo sigillato. Un tempo questi casi erano assai più frequenti rispetto ad oggi ma purtroppo se ne verificano ancora anche se, per fortuna, con frequenza assai minore. Questa fobia era largamente diffusa in epoca vittoriana quando i profanatori di tombe erano soliti andare di notte per cimiteri con l'intenzione di trafugare i cadaveri da consegnare alla scienza e non era insolito trarsi, sovente, di fronte a degli scenari degni e tipici di un film del terrore. Corpi contorti in uno spasmo di terrore con le unghie consumate nel tentativo di uscire dalla bara, bocche spalancate in un urlo senza voce. Alcune testimonianze riportano anche di donne che hanno dato alla luce dei figli nell'oscurità del sepolcro mentre tentavano di uscirne.

A
quel tempo i becchini si inventarono delle bare speciali dotate di campanelli che potevano aiutare il sepolto vivo ad attirare su di se l'attenzione delle persone che si trovavano presenti nel cimitero per fare visita ai propri cari estinti.
Lo scopo ovviamente era quello di
essere estratto dalla terra della fossa. Alcune bare avevano in dotazione anche delle armi per potersi uccidere veramente qualora le speranze di ritornare in superficie fossero venute meno.
Un tempo per essere certi del decesso di una persona si sottoponeva il cadavere ad una serie di trattamenti macabri come per esempio rompergli le ossa, avvicinare alle loro membra degli oggetti incandescenti o inserir loro nella carne degli spilloni accuminati. Se nessuno si lamentava di questi trattamenti alloravoleva dire che la persona era veramente e definitivamente morta. Fa sorridere a mezza bocca ma era così e comunque se non si era veramente morti si moriva di certo per questi trattamenti subiti.





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