Picatrix (Ghayat Al-Hakim) Magia medievale
"Picatrix",
trattato arabo attribuito a Maslama al-Magrîti,
scritto in Egitto fra il 1047 e il 1051.
Il libro tratta delle cosiddette simpatie fra
le piante, le pietre, gli animali, i pianeti ecc... e sul modo di
utilizzare questi elementi per scopi magici. Si parla anche della
potenza delle immagini e dei sigilli qui attribuiti ad Ermete
Trismegisto.
Il testo, di origine medioevale, è considerato un
trattato di magia talismanica ed evocatoria che in quei tempi,
tradotto in latino e assumendo il nome di Picatrix, ebbe notevole
successo negli ambienti esoterici e in particolar modo quando Cornelio
Agrippa, Pico della Mirandola e Marsilio
Ficino, massimi esponenti dell'Arte di quell'epoca iniziarono
a studiarlo e a trarvi materialmente dei benefici.
Oggi si puo' trovare questo testo in quasi tutte le librerie europee
anche se, come altri testi del genere, anche il Picatrix puo' aver
subito qualche rimaneggiamento nel corso dei secoli. In sintesi il
Picatrix insegna come è possibile vaticinare su eventi futuri
illustrando anche quali siano i momenti migliori, in armonia con le
posizioni planetarie, per avvicinarsi a tale opera.
Questo libro e i suoi contenuti influenzarono molto Pietro
d’Abano, Marsilio Ficino, Enrico
Cornelio Agrippa, Nostradamus ( per la
generazione delle sue famose "quartine" ) e forse molti altri esoterici
del passato.
Alcune parti di questo libro sono conservate presso la Biblioteca
dell'Arsenale a Parigi.
Quelle che seguono sono due formule tratte da PICATRIX e le inseriamo
solo a titolo di curiosità. Non è un invito alla prova in quanto
potrebbe risultare pericoloso mettere in pratica quanto segue e
informiamo altersì, tu che stai leggendo, che un tempo, sia per tenere
nascoste le cose di magia agli occhi dei profani, sia per evitare
tribunali inquisitori; ciò che veniva scritto doveva risultare puerile
e risibile ma, ogni frammento di cio' che veniva scritto dagli antichi
maghi e alchimisti, nascondeva sempre la sua verita' visibile, chiara e
comprensibile, solo agli occhi degli iniziati.
Quindi non ci è dato di sapere che cosa veramente indendesse l'autore
del Picatrix con queste formule e non è sensato provare a giocare con
testi da sempre ritenuti oscuri e di magia perlopiù nera.
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Incantesimi tratti dal Picatrix:
"Per avere in casa una luce che brilli come
argento: prendere una lucertola nera o verde, tagliatele la coda,
seccatela e allora si troverà un liquido simile all'argento vivo.
Imbevete di questo liquido uno stoppino posto in una lucerna di vetro o
di ferro ed accendere la lampada. Tutto prenderà ben presto a brillare
di un colore argentato."
"Per toccare il fuoco fuoco senza scottarsi:
prendere del succo di malva doppio e chiara d'uovo, seme di prezzemolo
e calce finemente tritati e succo di abete. Con questo composto
ungetevi il corpo o la mano e lasciate seccare. Ripetere l'unzione. A
questo punto potrete toccare il fuoco senza scottarvi." |
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