La
meditazione è un altra chiave che apre la soglia al mondo
occulto, dell'alchimia e della magia. Il vero
intento dell'alchimista
era quello di trasformare in oro se stesso, metafora del metallo vile e
lliberarsi di tutte le imperfezioni umane, dalla paura e
dall'ignoranza, prima ancora di mutare i metalli vili in oro in senso
stretto materiale. Questa operazione era considerata importante ma solo se considerata come una
riprova del raggiungimento del suo scopo principe. Quando
lo spirito diviene oro filosofico allora l'alchimista può considerarsi vicinissimo all'energia creatrice dalla quale tutti noi
proveniamo e poi ritorneremo. Tutto questo processo evolutivo viene chiamato
Grande Opera, darà la possibilità al Mago/alchimista di
trasformare in vita, dopo se stesso, anche tutto ciò che lo
circonda. Una frase alchemica recita: "IL VERO ALCHIMISTA E' COLUI CHE
CREA L'ORO QUANDO QUEST'ULTIMO PER LUI NON HA PIU' IMPORTANZA."
Per raggiungere tali elevati scopi il Mago/Alchimista torna di nuovo in sintonia con
l'universo, con i quattro elementi, con la forza universale generatrice di
tutto ciò che esiste e compie quindi la trasformazione di sé, da "normale
macchina materiale" a individuo completo, conscio delle proprie mirabili
possibilità racchiuse in un guscio carnale. Oggi giorno non è più proponibile la sperimentazione pratica
dell'Alchimia in
quanto nessuno si cimenta più nell'opera di
trasformazione dei metalli attraverso l'utilizzo di un
grande fornello chiamato l'Atanor, per separarli e trasformarli
seguendo i processi di un lavoro lungoi e
laborios. Nessuno vuole più maneggiare elementi chimici a volte
tossici o pericolosi con il
rischio di far saltare in aria tutto il caseggiato ... tutto questo
scanario è oramai da
dimenticare e fa parte solo di un lontano ( nostalgico ) ma necessario
passato legato ai saggi e impavidi pionieri che vi si cimentavano. La
filosofia alchemica però era ed è qualcosa di
veramente utile per chi vuol praticare le Arti Magiche.
Noi stessi ci
trasformiamo in
un crogiuolo alchemico moderno entro cui ribollono le nostre
facoltà, i nostri pregi e i nostri difetti, in cui avviene la sublimzione e
la trasformare in altra e più esaltante materia, alla riscoperta dell'elisir di lunga vita e
della pietra filosofale che ognuo di noi cela nel suo più profondo
spirito. Tutto quanto ci viene trasmesso dai grandi alchimisti del
passato e altro non è che una via luminosa da seguire, un insegnamento prezioso
relativo alla paziente trasmitazione di noi stessi al fine
di mettere in luce le nostre facoltà "magiche" e divine latenti.
Come diceva il grande
Ermete Trismegisto: "Ciò che è in alto è come ciò
che è in basso" per compiere il miracolo della cosa una". Addentrarsi e studiare la filosofia Alchemica è cosa utile per chi
pratica la Vera Magia perchè la
magia è sorella dell'Alchimia, è qualcosa che si trova già
al nostro interno,
soffocata dai ritmi della materia e dalle esigenze della carne. Si può
"diventare" Maghi e Streghe solo lavorando duramente all'interno nostro
mondo interiore. Al nostro
interno c'è tutto ciò he ci serve per realizzare, creare e trasformare
la realtà e anche per vivere ma tutto questo va riscoperto e riportato alla luce mediante
un duro processo di trasformazione e la meditazione giunge quindi in nostro aiuto.
Scienze
mantiche e alchimia I
tarocchi non sono utili solo per la divinazione, sarebbe veramente
riduttivo affermare una cosa del genere se pensiamo al loro reale
potere magico e alle loro molteplici applicazioni.
Sono a tutti gli
effetti un valido e
affidabile strumento volto alla meditazione e all'introspezione. Per
fare questo basta estrarre dal mazzo una carta alla volta e guardarla
attentamente. Cercate di descrivere dentro di voi, sino nei minimi
particolari, i
simboli che possiede. Assaporate ogni sensazione
che la carta trasmette, rilassati e concentrati sino a che la
carta non diventi un tutt'uno con voi. Facendo questo ogni giorno
acquisirete un nuovo modo di vedere le cose, ci si sentirà più
rilassati internamente sino ad accrescere la capacità nel leggere i
tarocchi che e la
sensitività. Il
tarocco fungerà da specchio e attraverso di esso vedrete
rappresentato un vostro problema e non potrete più
consentire al vostro inconscio di tenerlo nascosto. Il vostro inconscio
sarà costretto a rivelare i suoi segreti e voi potrete affrontare la
realtà, cambiare atteggiamento nei riguardi del problema e quindi
risolverlo per ritrovare finalmente la tranquillità. Ricordate: tutto è dentro di
noi nel nostro spirito profondo che proviene dalla forza primigenia
alla quale tutto è possibile.
Chi si avvicina ai tarocchi come a tutte
le scienze divinatorie si rende ben presto conto che il tempo è
solo un limite posto a noi dalla nostra mente conscia e mortale,
prigioniera di un corpo mortale e
materiale a differenza dello spirito che è immortale e quindi non
teme nulla.
In conclusione i tarocchi, con la loro azione divinatoria, o per
effetto della meditazione, ci riportano alla nostra dimensione
originaria, quella del puro spirito e diventano importanti per la
ricerca del sè, dell'io interiore e ci educano a determinare da noi
stessi il nostro futuro. Quella dei tarocchi è una delle dimensioni di
un intero mondo dell'occulto, che vive in modo parallelo a quello
razionale e lo sfiora assieme alle altre scienze consorelle; Alchimia, Cabala, Astrologia, Numerologia e tutte quelle che
si servono di simboli per esprimersi. E' proprio l'importanza
attribuita alla simbologia il pilastro portante di ogni forma di
esoterismo, che testimonia quanto le figure rappresentate nei ventidue
arcani maggiori siano frutto non del caso ma di una volontà forte e superiore
che diviene iconografica.
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