- Lo Sheol, luogo di tenebra e regno dei
morti
- Il dogma della Triade
- La rincarnazione |
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Sheol
in ebraico שאול
(Sh'ol), è il regno delle tenebre in
cui il defunto si reca dopo la morte. Il suo corpo carnale si disfa
lentamente nella tomba mentre lo spirito inizia ora il suo secondo
lungo viaggio, questa volta da solo, e libero di muoversi senza i limiti
e le catene della carne come invece era costretto a fare in vita. In questo luogo siamo destinati ad andare tutti quanti e
senza distinzione alcuna dopo che il nostro tempo tra i vivi è
irrimediabilmente scaduto. Come detto nella precedente pagina ci dobbiamo fortificare e procedere
nella ricerca della SOPHIA ( conoscenza ) per poter poi affrontare
preparati e al meglio questa seconda fase del nostro viaggio. I
Medium e i Necromanti ( che sono anche essi dei medium ) possono
contattare le anime dei defunti che però fanno sempre una certa
fatica a
ritornare tra i vivi sotto forma di ombre per comunicare con noi e
proprio perché, oramai, questa dimensione non gli appartiene più. Viene
a mancare loro il
corpo fisico che era lo strumento utile per interagire con
la materia.
NON UNO MA TRE PER FARE UNO,
recita il famoso Dogma della Triade che ci insegna come occorrano
tre PERSONE, così chiamate in campo esoterico, preziose per la vita
e che indicano le 3 parti che compongono il
TUTTO completo delll'essere umano. Il corpo - l'anima - lo spirito.
Il corpo è l'involucro fatto di materia che interagisce direttamente
con la materia.
Lo spirito ha grandi possibilità sconosciute in vita persino a noi
stessi e l'anima rappresenta l'intermediario che fa da ponte e permette
a corpo e spirito
di dialogare nel nostro interno. Ipoteticamente in perfetto eqiolibrio.
Corpo e spirito sarebbero
"uguali" nella sostanza, altrimenti non potrebbero completarsi a
vicenda ma possedendo due diversi piani di azione e queato li separa
sino al punto che spesso non si comprendono affatto.
Il corpo, trascorso il tempo che
gli è concesso sul piano terreno, muore al pari dell'anima che oramai
ha esaurito il
suo compito di "mediatore" e di "ponte" tra spirito e corpo. Lo
spirito invece vive in eterno trasformato. A volte capita che uno
spirito possa
ritornare
dal freddo regno chiamato
morte per incarnarsi di nuovo in un altro corpo qualora il suo compito,
iniziato nella precedente esistenza, sia rimasto in sospeso. Va da se
però che, di
passaggio in passaggio, di incarnazioni in incarnazioni, lo spirito si
dimentichi chi fosse stato prima
nella precedente vita e che debba far ripartire tutto il procedimento
evoltivo letteralmente
da capo. Capita che qualcuno rammenti le sue vite precedenti ma la
regola è comunque sempre quella di dimenticare. E il Cristo e l'anti
Cristo, Satana e Lucifero, le cose che ci sembrano importanti e
indispensabili? In questa nuova esistenza perdono quasi del tutto di
importanza. Resta solo l'essenza e il succo dei vari concetti nati
nella materia.
Coloro
che ci hanno lasciati non sono assenti, sono solo degli invisibili:
tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di
lacrime.
Sasnt'Agostino
Giobbe
7: 7:10
"Ricorda, o Dio, che la mia vita non è che un respiro; i miei
occhi non vedranno mai più la felicità. L'occhio che ora mi vede
non mi vedrà più; mi cercherete, ma io non ci sarò più. Come una
nuvola svanisce e scompare, così chi scende nella tomba non
ritorna. Non verrà mai più a casa sua; il suo posto non lo
riconoscerà più".
"I
suoi cancelli sono cancelli di morte e dall'entrata della casa
se ne va verso Sheol. Nessun
che entri tornerà mai,
e coloro che la possiedono scenderanno nell'Abisso."
"La sua casa sprofonda nella morte, Ed il seguirla porta alle ombre.
Tutti coloro che la seguono non possono tornare e trovare ancora le vie
della vita.»
(PROVERBI 2:18-19)
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