Il
castello di Medusa sorge nei pressi di Samugheo-Asuni in provincia di
Oristano in Sardegna a picco su una gola formata da un fiume.
Il luogo è ricco
di vegetazione e anche se non è facile arrivarci è considerato uno
dei “manieri magici” più interessanti dell'isola anche se
oggi del castello restano solo pochi ruderi. Nelle sue vicinanze si
trovano delle grotte, un tempio dedicato a Cibele, la dea delle messi
e del grano e un antico altare di pietra rosa con scolpita la luna
crescente simbolo di Persefone, la dea lunare dell'oltretomba. Un
posto molto suggestivo anche se il tempo lo ha ridotto l'ombra di se. La prima fase dell'insediamento nel
castello di Medusa risale al IV-V
secolo d.C. ma le strutture più recenti sono state realizzate tra il
X ed il XII secolo. I
resti delle mura che lo circondavano hanno
un'area di circa 540 mq, per avere una
idea della sua imponenza. Del
castello si possono ancora vedere una
cisterna e due torri. Le
leggende tramandate sul castello sono
numerose e una di queste si riferisce ad una regina chiamata Medusa,
fata o strega a seconda dei racconti, ed è quindi probabile che sia
da lei che deriverebbe il nome del castello. Si
dice che la regina
Medusa avesse celato nei sotterranei del suo maniero inestimabili
ricchezze e che il suo spirito inquieto vaghi ancora tra quelle
rovine forse per fare la guardia al tesoro.
Per la Sardegna Medusa è
considerata anche un'antica divinità pagana protettrice della
regione. Chi è riuscito ad arrivare sin li riferisce che sia un
posto molto suggestivo e inquietante ma che vale la pena di essere
visitato anche se del castello è rimasto ben poco. La natura
circostante è
rigogliosa e i rimandi ad un lontano passato, di riti, divinità e
misteri sono numerosi e lo rendono una meta ambita per tutti coloro che
sono a
“caccia” di forti emozioni.
|