Quando
il corpo si irrigidisce come una statua di porcellana e poi va in
decomposizione tutto ciò di cui è composto si disfa
e si scompone in forme più semplici della materia e prima ancora si
gonfia,
si fa livido o nerastro e si diffondono gas putridi, il corpo si
deforma ... non occorre essere scienziati per affermare che stiamo
parlando di un corpo che è
definitivamente e senza ombra di dubbio morto … Ok,
ma prima di arrivare a questo punto?
Quando
si è prossimi alla morte non si risponde più a nessuno stimolo
esterno anche se il cervello continua a lavorare e l'udito è l'ultimo
dei cinque sensi a
spegnersi. Forse è in questa fase che subentra la morte apparente,
quando
nessuno è più in grado di accorgersi che c'è ancora vita in un corpo
che all'apparenza sembra morto anche se a
tutti gli effetti non lo è.
Il corpo umano ha molte “spine da staccare” prima di poter
affermare
con sicurezza che è subentrata veramente
e
definitivamente la
morte. Oltre al cervello c'è il cuore, l'apparato respiratorio e
quello circolatorio che si devono fermare. Oggi sono state inventate
delle macchine di
nuova generazione che indicano quando non ci sono più segni vitali in
un corpo umano e a quel punto il medico
decreta definitivamente l'avvenuta morte. Ma a volte è capitato che un
decesso dichiarato non
fosse poi così certo come sembrava.
La
tecnologia ha ridotto al minimo il rischio di morte apparente ma
non lo ha totalmente cancellato ...
Un
tempo era molto più facile compiere di questi
errori. Si
racconta che
la
paura di essere sepolti
vivi e quindi di cadere in uno stato di morte apparente fosse una
cosa piuttosto
comune e non si trattava solo una paura umana, in alcuni casi era
proprio un fatto
accertato. Molti presunti morti riprendevano autonomamente a respirare
e questo accadeva prima dell'avvento di nuovi ritrovati medici e
tecniche per rianimare un corpo
apparentemente morto.
Ci riferiamo alla rianimazione bocca-a-bocca e al
defibrillatore, al
massaggio cardiaco,
cose che sicuramente risultano molto
utili
in molteplici
situazione critiche.
Ma quello
stato
più
o meno momentaneo chiamato ”letargia“
è sempre in agguato... La storia riporta di bare aperte dopo anni e
dei
relativi ritrovamenti di cadaveri in posizioni contorte, di
barbe
e di
unghie
lunghe e
spezzate nel tentativo di uscire dalla bara. Solo
quando un corpo va in necrosi la morte terrena può dirsi veramente
compiuta ... Ma non
tutti gli organi cessano di vivere nello stesso momento. Alcuni
continuano a lavorare post-mortem anche se poi, più spesso si fermano
inevitabilmente per mancanza delle altre funzioni vitali. Ma poi c'è
anche la cosiddetta sindrome di Lazzaro che resta un enigma ancora
oggi. Dopo ave dichiarato il decesso la circolazione sanguigna riprende
spontaneamente a
funzionare e un corpo, da prima inanimato, ricomincia a muoversi e a
vivere. I casi sono rari ma sono sempre esistiti.
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