Qualcuno
la conoscerà già questa macabra storia, ambientata nel
Dorset in una villa tanto maestosa quanto inquetante. Io stessa ne ho sentito parlare tanti
anni fa
quando ero molto giovane e devo dire che
mi colpì moltissimo, anche se, essendo una storia tanto datata, non
è facile determinare se siano fatti realmente accaduti o meno.
Comunque resta sempre una storia macabra e molto affascinante, se letta
oggi così
come la prima volta. Nel suo genere è una
faccenda che mette decisamente i brividi.
Ci
troviamo nel Dorset, con le sue atmosfere gotiche cupe che tanto
ci
piacciono e si svolge in un cimitero ma, soprattutto, in una vecchia
magione.
La leggenda narra che il teschio in questione apparteneva ad
uno schiavo di colore al servizio del padrone di casa che poi venne in
possesso di quel macabro resto al momento della morte dello schiavo.
Sul letto di morte lo schiavo espresse il desiderio di
essere seppellito nella sua terra di origine ma fu invece tumulato
nel cimitero locale vicino alla chiesa di Bettiscombe.
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IL TESCHIO
URLANTE
di Bettiscombe Manor
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Ben
presto dalla tomba dello schiavo cominciarono a levarsi lamenti e urla
e nella casa
iniziò a manifestarsi una intensa attività di poltergeist. Il corpo
dello schiavo venne quindi riesumato e portato all'interno
dell'abitazione ma anche questo non bastò a placarne le urla. Si decise
quindi di rimandare il corpo nelle Indie mentre il teschio rimase
nella grande dimora, dove ancora oggi si trova, anche se non capiamo il
motivo di questo “smembramento”.
Qualcuno tentò di seppellire
nuovamente il teschio, ( altre versioni dicono che fu gettato in un
pozzo ),ma questo riuscì a
disseppellirsi da solo e il proprietario di Bettiscombe Mainor se lo
ritrovò fuori dalla fossa dove era stato nuovamente inumato e fu quindi
costretto a riportarselo in casa. Si
dice anche che, in una notte dell'anno, forse nel momento della
ricorrenza del funerale, si veda uscire un
corteo funebre fantasma dalla magione per riportare il teschio al
cimitero.
Ci
sono però delle incongruenze in questa storia. Nel 1963, epoca moderna
caratterizzata
da strumentazioni in grado di determinare il sesso del cadavere e la
datazione della sua morte rivelò, con enorme stupore, che si trattava
dei resti
di una donna vissuta nell'età del ferro. Una
storia montata ad arte per qualche recondito scopo? Nessuno lo sa. Il
teschio si trova ancora custodito in una scatola riposta dentro
un cassetto di un mobile della villa.
Tutti
i proprietari che si sono succeduti nel tempo non riescono più a
liberarsene e anche se adesso non si odono più le sue urla tutti
hanno paura di portarlo fuori da quelle antiche mura perché attorno
al teschio è nata persino una nuova leggenda: chi avesse osato
rimuovere il teschio
dalla casa sarebbe morto entro l'anno . . . E nssuno, ovviamente, ha
mai tentato di
fare la prova per vedere se questo rispondesse a veità o meno . . .
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