LIBRI NERI E
MALEDETTI
Armadel |
Il
Libro di Onorio | Grand
Grimoire | Al-Azif (
Necronomicon ) |
Delomelanicon Novem Portis |
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Non ce lo
nascondiamo, siamo tutti attratti da ciò che è proibito e
nascosto.
Se
una cosa si può libeamente fare
questa non suscita in noi un grande interesse dato che si tratta di
cosa lecita e
permessa e che rientra magari anche nella sfera dell'ordinario insipido
e a volte anche banale o noioso. Mentre invece, tutto ciò che viene
definito “proibito”, suscita sempre una strana e prurigginosa
curiosità. Qualcuno si frena
di
fronte all'ammonimento di cosa proibita mentre altri, invece, vi si
tuffano a
capofitto sperando di trovare chi sa che cosa
nascosto dietro al velo
del mistero. Ciò accade anche per i libri considerati proibiti, neri o
maledetti
che da sempre sono messi all'indice. Ma
che cosa contengono veramente questi testi
oscuri? quali sono i titoli? E sono veramente così pericolosi come si dice? Ne parliamo con l'intenzione di dissipare la
pesante cappa
nera e secolare che li avvolge perché non tutti questi testi si possono considerare
"maledetti" ma sono piuttosto o testi troppo datati e il senso di ciò che trattano poteva essere valido solo in tempi lontani e medioevali oppure nascondono ancore oggi un certo tipo di interesse. |
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Sempre a patto che sia gradito l'argomento.
Non
tutti i seguenti testi sono sopravvissuti alla impietosa mannaia
della
censura della chiesa Medievale e quindi non è detto che si trovino oggi
integrali e così come furono scritti. Tanti sono giunti sino a noi
decisamente rimaneggiati, contaminati, corretti o, ancor peggio, sono
letteralmente
scomparsi dall'editoria che preferisce diffondere libri esoterici
"all'acqua di rose" che possiedono il solo pregio di fare cassetta.
Alcuni non sono più pubblicati oppure si trovano solo in qualche
collezione e biblioteca privata.
Anche
la chiesa non si è fatta mai mancare nulla in fatto di libri neri. Un
tempo solo i nobili e gli uomini che vivevano in seno alla chiesa
sapevano leggere e scrivere e soltanto loro erano i depositari dei saperi
occulti risalenti anche sino ad epoche assai remote, testi riscritti totalmente a
mano ( prima dell'avvento della stampa )
da certosini emanuensi affinché non andessero perduti in quanto
erano considerati veramente preziosi.
Il
Delomelanicon Novem Portis
La
montagna dell'adepto con i suoi 9 gradini
del cammino iniziatico
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Sia
la versione egiziana originale del testo che quella tradotta in greco
si dice
che siano andate oramai irrimediabilmente perdute e che solo quella
redatta in latino in epoche successive
sia riuscita a sopravvivere sino a noi. La
versione tradotta in Grecia riportava sottotitoli come “la
rivelazione delle tenebre” o “l'evocazione delle ombre” mentre
la versione latina riporta i titoli “ De Tenebrarum Regis Novem
Portis ( le nove porte del Re delle tenebre ).
Si racconta che nel
1188 il libro si trovò nelle mani dei Templari, nel 1266 in quelle
di Ruggero Bacone noto alchimista che ne modificò le illustrazioni e,
nel 1592 in
quelle di Giordano Bruno. Il testo è stato fonte di
ispirazione per un romanzo dal quale è stato tratto il
film
LA NONA PORTA uscito nelle sale cinematografiche nel 1999 e firmato
dal grande genio Roman Polanski, che si dice satanista nella scia di
LaVey. Fu proprio questa pellicola a
riportare il testo di nuovo alla ribalta delle cronache. Se
ne parla come di un libro maledetto firmato da Lucifero in persona ma
svariati indizi ci fanno dubitare di questa ipotesi. Nelle 9 porte si
riconoscono i 9 gradini della Scala dei Filosofi ( Scala
Philosophorum che in altri testi, si
compone invece di 7 gradini
)
e
quindi il testo
pare illustrare più correttamente il cammino che l'iniziato
compie per giungere verso la luce, ovvero verso la maturazione
più profonda di Sé e la comprensione dell'Arte Alchemica.
Lo
si può
dedurre anche dal fatto che l'origine del testo venga collocata in
Egitto ( IX Dinastia ) la patria e la
culla
dell'Alchimia. Forse la sua fama sinistra è immeritata, o forse no.
Essendo
stato tradotto in latino, puo aver subito una qualche contaminazione
che ne ha alterato i contenuti
per tenere il volgo alla larga dal testo.
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Armadel
La
prima stesura manoscritta del Grimorio Armadel risale al 1625
e riportava questo titolo: "LIBER ARMADEL SEU TOTIUS
CABALAE PERFECTISSIMA BREVISSIMA ET INFALLIBILIS SCIENTIA TAM
SPECULATIVA QUAM PRATIQUA". La traduzione di tale
manoscritto, conservato oggi nella biblioteca dell'Arsenale di
Parigi, viene redatta da Samuel Liddell Mac Gregor Mathers,
uno degli organizzatori dell'Ordine Ermetico della Golden Down,
che però non si decise mai alla sua pubblicazione. Solo nel 1980
copie del volume fanno la loro prima comparsa in Inghilterra e
successivamente in America.
Il
Libro di Onorio
Meglio
conosciuto come Grimorium
Honorii Magni, risale probabilmente
alla seconda metà del 1500 ma venne pubblicato per la prima volta in
latino a Roma nel 1629, mentre esiste una traduzione in francese
stampata sempre a Roma nel 1670. Insieme
al Grand Grimorium ha una fama sinistra e diabolica sia per i
sacrifici di sangue richiesti durante i rituali sia perché
si rifà in parte a concetti prettamente cristiani che sicuramente
all'epoca vennero ritenuti particolarmente blasfemi. Secondo
l'intestazione il Libro sarebbe in realtà la trasposizione di una
Bolla Papale emessa da Onorio III il Grande (successore di Innocenzo
III che regnò tra il 1216 ed il 1227) con l'intenzione di dare a
tutti i cristiani la facoltà e la possibilità di evocare e
comandare i Demoni. Da notare
come nel Libro non si faccia
espressamente riferimento al Diavolo così come inteso nella dottrina
Cristiana bensì a personificazioni di forze magiche che posseggono
polarità opposte, bene e male, così come tutte le componenti
dell'universo,
In effetti il concetto di Diavolo
risulta essere una
trasposizione abbastanza semplicistica di un qualcosa che nella
Bibbia non esiste assolutamente, così come non esiste nell'Alta
Magia Tradizionale. I Rituali non si discostano molto da quelli
contenuti negli altri Grimori, tranne per la loro caratteristica
"cristiana", per l'ascolto della Santa Messa e per un
particolare abbastanza innovativo a quel tempo: cioè
l'identificazione dell'Officiante sia con Dio stesso che con l'entità
evocata. Sequenzialmente si ritiene posteriore al Grimorium
Verum.
Grand
Grimoire
Questo volume viene considerato il
libro più
autorevole per quanto riguarda i patti con il diavolo e le evocazioni
diaboliche. La data della sua stesura è incerta non essendo stati
trovati manoscritti antecedenti la prima stampa che avvenne in
Francia agli inizi del 1800. Attribuito per tradizione al veneziano
Antonio del Rabbino il quale affermava di essersi basato sugli
scritti autografi di Salomone egli divide il testo in due parti.
Nella prima spiega dettagliatamente il rito per evocare Lucifuge
Rofocale mentre, nella seconda, si parla dei patti da stringere con i
demoni in cambio della propria anima e del proprio corpo. Da notare
proprio in questa parte l'attenzione che viene data alla compilazione
dei cosiddetti contratti, il patto scritto che poi è entrato
nell'immaginario popolare, soprattutto riguardo le eventuali
scappatoie e doppi sensi al fine di non rispettare il patto stesso. A
completamento dell'opera viene riportata una serie di segreti magici
che sono in realtà antichi rimedi tratti dalla medicina delle
campagne ripresi probabilmente da qualche libro in voga nel Medio
Evo.
Al-Azif (
Necronomicon )
Secondo
le credenze il libro fu scritto da Abdul
Alhazred,
un arabo ritenuto folle, e che venne poi tradotto in inglese da un
certo Olaus Wormius che finì i suoi giorni bruciato sul rogo. Al
suo interno è possibile trovare tutta una serie di formule per evocare
i demoni e altre forze diaboliche e si dice che, nella
versione originale, le pagine e le relative rilegature fossero fatte di
pelle umana prelevata da corpi di persone uccise per stregoneria.
Inoltre pare che la lettura a voce alta di tale libro potesse
evocare gli spiriti maligni e che alcune persone, dimenticatesi delle
cautele, abbiano letto tale libro ad alta voce diventando poi vittime
di incidenti orribili. Per questo esistono poche copie del
libro e vengono custodite in biblioteche private
tra
cui quella Vaticana ma
in stanze di sicurezza. Questo non è un libro destinato al pubblico
ed è stato stampato principalmente per essere messo a disposizione
di studiosi dell'occulto e sembra che le informazioni in esso
contenute siano state riferite all'autore da forze soprannaturali.
Lovercraft,
per la stesura del romanzo NECRONOMICON,
si sia ispirato ad un vecchio manoscritto che fu realmente in suo
possesso e che quindi tutto ciò che si trovava illustrato e
descritto nel libro non fosse un'espressione di pura fantasia ma
bensì fondato su matrici reali. Ad
ispirare Lovercraft forse fu il testo medievale chiamato PICATRIX o
forse,
ancora meglio, l'ispirazione gli venne leggendo il LIBER ENEGUEMIS
ancora oggi in commercio anche in lingua italiana pur se di non facile
reperibilità. Questo ultimo è un testo ermetico antico che tratta di
alchimia pratica, esoterismo e magia nera. Il Liber Aneguemis è
conosciuto anche con il nome di Liber institutionum
activarum ed è la
traduzione latina di un perduto apocrifo arabo del IX secolo
considerato da sempre il lato oscuro del Picatrix. Pico della Mirandola
lo aveva bollato come ricettario nero. Il
Necronomicon conterrebbe anche delle profezie che preannunciano la
resurrezione del demone infernale con la testa di polipo
chiamato Ctulhu che si trova, imprigionato negli abissi e che se
ne
resta in paziente attesa di poter tornare nuovamente sulla terra per
governarla.
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