Si parla di nuovo della "fine del mondo", una delle paure insite nell'uomo.
Alla fine del mondo si è gridato già tante altre volte nel
passato che molti se lo sono dimenticato, forse perché troppo
giovani o forse perché non erano ancora nati. Non è un argomento di
conversazione solo di oggi, la fine del mondo stava sulla bocca
dei nostri padri e dei nostri nonni, dei nostri bisnonni ... E'
evidente che se
siamo qui a parlarne di nuovo è evidente che quelle pronosticate in
passato non si sono verificate.
Mi sa tanto che oramai parlare della fine del mondo è diventata una
moda, assurda e terrificante ma comunque sia pur sempre una moda.
Avevamo già scartato le date già vissute del 2012 e
anche quella del 2020 e restiamo che ancora non è giunto il momento fatidico
anche se in giro per il mondo ci sono numerosi segnali critici. Ma da
qui a dire che siamo prossimi alla fine
del mondo ci pare veramente azzardato ... ( lo speriamo ).
È finita un’era e le cose
cambieranno ancora in modo profondo ed è
in questo
senso soltanto che si può affermare che siamo vicini ( o dentro ) la
fine della vita come siamo abituati a concepirla oggi.
Se lo vuole l'uomo è poi sempre in tempo ad invertire la rotta dato che
siamo dotati di libero arbitrio. Abbiamo sfruttato troppo e in maniera
estremamente feroce le
risorse naturali che erano a nostra disposizione,
abbiamo prosciugato la terra, l'abbiamo inquinata,
provocato cambiamenti climatici rendendola arida e tossica. Non si può
continuare su questa
via. Il mondo è la nostra casa e l’abbiamo resa sporca
e infetta ed è ovvio che quelli che ne pagano le conseguenze siamo noi
e gli animali con noi, nostri coinquilini impotenti.
Tanti parlano di
porvi rimedio ma anche questa è diventata
oggi una sterile moda, un modo in più per guadagnare. E' anche vero che
durante le epoche, il susseguirsi dei secoli, dei cambiamenti si sono verificati anche
in modo naturale ma noi, oggi, ci mettiamo anche del nostro per
peggiorare le cose. Gli uomini poi non comprendono più il
valore della parola “solidarietà” e
ci uccidiamo l’un con l’altro come lupi famelici distinti in diversi "branchi" (
senza
offesa per i lupi, Era solo per fare un esempio ).
Mentre per i lupi
un comportamento del genere è dettato dalle naturali leggi di
sopravvivenza mentre per noi, che ci consideriamo uomini sapiens, civilizzati, questi comportamenti sono inconcepibili.
Forse è arrivato il momento di capire che andare avanti in questo modo
è veramente da stupidi. Anche la natura si rivolta contro di noi. E il nostro stesso sole è
malato come l’aria che respiriamo, satura di smog e scarichi velenosi.
Il sole ha raggiunto la sua massima
attività nel periodo che andava dalla fine del 2011 all’inizio del 2012
( forse era a questo che si riferivano gli antichi Maya? ) e la sua attività sarà sempre più intensa sino ad arrivare ad
influenzare le attrezzature elettriche e quelle di navigazione che si
trovano oggi sulla terra ... e friggerà anche tutti noi. L'estate 2023 ne è
un esempio. Pensateci, pensiamoci, riflettete,
riflettiamoci.
Già da un po di tempo
abbiamo perduto il gusto delle stagioni che oggi sono solo un ricordo
per chi ha avuto la fortuna di averle vissute
mentre, i giovani, se le possono solo sognare. Ascoltiamo i lamenti
della nostra amata terra e riflettiamo però senza allarmismi e con
mente
lucida. Gli avvertimenti
e i segnali ci fanno capire che i giochi ancora non sono fatti ma che è
da stupidi ignorare lo stato in cui versa la vita sulla terra, la vita
degli
uomini, degli animali ( troppi sono in via di estinzione ) e delle
piante che ci donano ossigeno, quelle che ancora non abbiamo tagliato,
e che abbiamo dimenticato di rispettare.
Siamo strettamente legati al cosmo e alla terra che ci ospita e anche
gli
uni agli altri. Siamo cellule di uno stesso grande organismo.
Molte cose stanno
intaccando quello stile di vita che con il tempo ci siamo con
tanta cura costruiti sostituendole con altre cose più futili ed effimere.
Il processo che
conduce ad un cambiamento è
già iniziato ma dove questo ci condurrà è difficile da prevedere.
Noi
non crediamo nella
fine del mondo nel senso stretto e classico del termine ma non crediamo
nemmeno nell'uomo, purtroppo, giunti a questo punto, perché è l'uomo la causa prima di ogni male
e di ogni
disastro.
Crediamo di più ad una fine di un mondo che avevamo creato attorno a
noi nel mondo che abbiamo trovato e rivevuto in eredità. Alla fine di
un tipo di esistenza, a questo si. A questo ci crediamo.
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Ricordate il calendario Maya quello che annunciava la fine del mondo?
Il Sole era il Dio supremo per i maya, era considerato l'asse intorno al quale si
sviluppava e ruotava la loro intera vita. Indicavano
il sole con un glifo a forma di un fiore a quattro petali. Il sole era
luce, ossia vita, giorno, ordine, bene quando era al sorgere e un
giaguaro quando si trovava al tramonto.
La civiltà MAYA
è scomparsa a causa di una grande siccità provocata proprio da un sole
cocente ...
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Per
contrastare l'invasione di locuste
"da fine del mondo" non ci resta che
mangiarle. E già lo facciamo ...
Del resto non si dice che fritta
è buona anche una ciabatta? ...
Gli scienziati stanno mettendo a punto un nuovo modo per riciclare la plastica: ce la daranno
da mangiare sottoforma di gelato ...
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