IL
MONASTERO DEI MONACI DEL DIAVOLO
Sicignano
degli Alburni ( SA )
La
costruzione del monastero risale al 1600 e il suo rudere si
trova in un posto assai difficile da raggiungere. Ci si può arrivare
solo percorrendo a piedi una stradina impervia. Ancora
oggi, la notte,
qualcuno afferma di veder
vagare tra quelle rovine la figura incappucciata di un monaco, forse
l'anima irrequieta dello stesso che verso la metà del 1700 compì
una serie di atrocità in quel luogo che fu ribattezzato dalla
gente del luogo
“ il monastero dei monaci dei diavolo”.
La
leggenda narra che un viandante giunse un giorno al monastero e i
monaci lo accolsero e lo sfamarono. Lui non poteva dimostrare la sua
gratitudine ai monaci dato che non aveva denaro per ripagare il favore
e così si fece assumere come uomo
tuttofare.
E
sin qui tutto bene fino a che il viandante non prese lui stesso i
voti e si fece monaco. In qualità di monaco avrebbe dovuto
seguire
una vita casta e in preghiera ma conobbe una giovane contadina del
luogo e sfortunatamente se neinnamorò. E' da qui che ebbero inizio una
serie di fatti spiacevoli e di disgrazie in quanto i due giovani
amanti
furono
scoperti dagli altri monaci e
imprigionati.
|
|
Alla ragazza toccò la sorte peggiore
perché fu torturata fino alla morte e accusata di
stregoneria, di essere stata mandata dal demonio per indurre al
peccato i monaci. Il suo corpo martoriato venne fatto sparire. Da quel
momento
una serie di strane morti, considerate al principio accidentali,
iniziarono a
susseguirsi sia nel monastero e persino che nei villaggi vicini. Chi si avvicinava al
monastero scompariva e faceva perdere ogni traccia di se come fosse
dissolto nel nulla. La fama del luogo
cominciava a farsi tetra ma non tutti erano a conoscenza dei fatti
luttuosi e strani che vi si verificavano e
così fu che una coppia ignara un giorno passò di li in carrozza e
chiesero ai monaci riparo
per la notte. Da quella sosta fece ritorno solo il marito che vagava
alla guida
della sua carrozza con il cranio fracassato. In certe notti
qualcuno dice di aver visto quella carrozza vagare attorno al monastero
con il fantasma dell'uomo con la testa fracassata che sprona i cavalli
alla ricerca disperata della moglie.
Dopo questi
fatti, che ormai erano divenuti noti nella zona, ci fu un'inchiesta per
scoprire il colpevole di tante morti e al fine fu accusato il monaco a
capo del monastero, che fu immediatamente impiccato ad una
quercia che si trovava davanti l'edificio. Si dice che sia questo il
monaco che saltuariamente si aggira ancora senza pace tra le rovine
dell'edificio in attesa, forse, di
una prossima ennesima vittima.
| |
|