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Streghe
in congrega, Streghe solitarie, quello che ci accomuna sono i cosiddetti "famigli", i nostri amici animali a 2, 4, 6
zampe o nessuna che ci accompagnano nel nostro percorso. I gatti più o
meno neri o di qualsiasi altro colore sono gli animali
da sempre associati a noi streghe. Ma ci sono anche i furetti, i
conigli, i porcospini, i merli,
i gufi,
le civette, i corvi, i rospi e le rane e anche i serpenti ... alla Strega in conclusione piace tutta la natura sotto ogni sua
espressione. Anche i ragni rientrano talvolta in questa ampia suddetta e cosiddetta
categoria dei "famigli" ma che noi chiamiamo semplicemente AMICI. In Gran Bretagna, molti secoli fa, i gatti erano considerati demoni minori al servizio delle Streghe e questo generò una stupida repulsione omicida verso questi nostri fedeli animali. In Egitto invece e per fortuna, i gatti erano considerati sacri e chi uccideva un gatto rischiava giustamente la pena dì morte. Da qui la credenza ( veritiera ) che uccidere un gatto porta sfortuna. In Europa, all'inizio della caccia alle Streghe, i gatti pativano la nostra stessa sorte e venivano arsi vivi sui roghi. Cosa possiamo dire a difesa dei nostri amici felini? Queste sono creature enigmatiche, dallo sguardo profondo, belli, il gatto si attacca moltissimo a chi lo adotta e sono capaci di dare grandi dimostrazioni di fedeltà ed amore fuori dal comune pur non rinunciando alla loro personalità e all'indipendenza. Sono queste le cose che lo rendono dolcissimo e affascinante. Se li rispetti loro ti rispettano e ti ricambiano. I gatti sono anche capaci di "sentire" i terremoti, sentono se il tempo cambia e si avvicina un temporale e sentono anche e istantaneamente con chi stanno per avere a che fare, se la persona è buona o cattiva. Questi meravigliosi e misteriosi animali ti restano accanto in qualsiasi frangente della vita e ti consolano persino nei momenti difficili e ti curano con le vibrazioni delle loro profonde fusa. E' stato provato anche da "quelli bravi" che le fusa emesse dal gatto possiedono una valenza curativa. Sono sempre sinceri e passionali con chi vogliono ma certo solo con chi se lo merita. E state attenti, oggi le Streghe si confondono tra la gente, che abbiano accanto un famiglio o meno. Si possono trovare tra le manager, le commercianti, le casalinghe, le madri di famiglia, tra le donne di potere ecc.. Magari vi passano accanto a vostra insaputa e non ve ne accorgete nemmeno dato che le vere Streghe sono assai riservate e non manifestano apertamente la loro natura.
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L'inquisizione La chiesa condanna la magia e la stregoneria e la mette in cattiva luce solo perché teme che queste pratiche possano sottrarre loro i fedeli da sempre considerati pecoroni da mungere privi di personalità, incatenati come sono ai dogmi secolari e alla schiavitù psicologica da loro imposta con il terrore e la violenza. L'individualità umana scompare nelle loro mani, per loro siamo solo degli individui da ammaestrare. Gli uomini di chiesa sono così pieni di invidia verso le Streghe e la stregoneria in generale tanto che la loro arroganza li ha indotti a "rubare" alle pratiche cosiddette "pagane" ( molto radicate perchè già erano presenti all'avvento del cristianesimo ), le date dei festeggiamenti propriamente detti sabbath. Ci hanno rubato i riti, le candele che non non erano in uso nei rituali dei primi cristiani ma solo nei nostri. Nel secolo XIII nel Canon Episcopi vennero raccolte varie delucidazioni sui malefici e le magie risalenti fino al X secolo e venne dichiarato che i vescovi, una volta scovati i seguaci dell'arte dei sortilegi, avrebbero dovuto allontanarli dalla parrocchia o anche eliminarli direttamente dalla faccia della terra. La costituzione detta "Super illius specula" di Giovanni XXII (1326-1327) prevedeva sia la scomunica che la confisca dei beni in prima istanza e, in caso di recidività, la morte dopo il patimento di pene corporali. La loro amata tortura per mano del "santo" carnefice. La caccia ufficiale alle streghe, sistematica e senza pietà, iniziò in pieno Rinascimento, nel 1484, con la bolla "Summis desiderantes" di papa Innocenzo VIII che inviò due suoi inquisitori, Jakob Sprànger e Heinrich Institor, in Germania, ove a Strasburgo pubblicarono nel 1486 il famoso testo "Malleus maleficarum", il testo ufficiale della Chiesa sulla stregoneria. Fu il primo trattato, ma non l'ultimo ad analizzare e descrivere minuziosamente e diffusamente il mondo e il vissuto delle streghe, ( così come lo credevano loro ) raccogliendo voci, tradizioni popolari e confessioni ottenute appunto sotto tortura e quindi, diciamo noi, ininfluenti. Piuttosto che fermare la mano del carnefice tutti dichiaravano di tutto. Il libro era diviso in tre parti: nella prima veniva definita la stregoneria, si dimostrava la sua esistenza e la sua funesta azione, nella seconda parte venivano analizzate nel dettaglio le varie forme di stregoneria e i modi attraverso i quali potevano essere combattuta, in particolare con gli esorcismo e in fine, nella terza parte, si parlava delle azioni giudiziarie contro la stregoneria, ovvero gli arresti e i processi con gli interrogatori, le torture, le sentenze e dulcis in fundo le impiccagioni o i roghi. Nacquero in questo periodo moltissimi altri testi anche grazie alla diffusione più veloce baciata dall'avvento dell'innovativa invenzione della stampa. Testi riguardanti il tema delle stregoneria e la caccia alle streghe che necessitava di una conoscenza approfondita del mondo del maleficio, del sistema di organizzazione delle sette, dei metodi atti a individuare le streghe e di come condurre gli interrogatori, si moltiplicarono mettendo sotto gli occhi di tutti tutta la serie di malefici che le donne diaboliche erano in grado di compiere con l'aiuto di Satana. Una sorta di volantinaggio politico ante litteram. . .
Senza la prova tangibile dell'intenzione magica e gli effettivi strumenti della magia il fatto non poteva essere preso in considerazione. Un'altra causa poteva sicuramente essere anche quella di natura finanziaria. Il costo della custodia preventiva dei carcerati era molto elevato e se le Streghe non erano in grado di pagarlo era il villaggio o la città a dover far fronte all'esborso. Più avanti s'iniziò a essere riluttanti anche verso la tortura e, piano piano, nei singoli stati europei, si cominciò ad abolire del tutto la caccia alle Streghe. Papa Giovanni Paolo II ha chiesto pubblicamente scusa per gli atti di sangue commessi dalla chiesa nei secoli passati partendo dalle Crociate sino alle cosiddette Sante Inquisizioni. Dubitiamo però che i tanti troppi morti ammazzati per nulla dalla mano della chiesa possano in qualche modo accettare tali scuse tardive. |
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