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Ecate TRIGEMINA TRIFORMIS FRAMMENTI DI UNA RIFLESSIONE SU DI LEI E SULLE DEE MADRI
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Diversamente, il testo del Qumran utilizza l'immagine dei Proverbi per presentare una minaccia più ampia e decisamente soprannaturale, la minaccia del demone Lilith. Inanna invece era un’antica dea sumera, “Anunna” dell’amore, della sensualità, della fertilità, della procreazione ma anche della guerra. chiamata successivamente “Ištar” dagli Accadi, dagli Assiri e dai Babilonesi, viene identificata dagli Ittiti con il nome “Šauška”, “Astarte” dai Fenici (un’altra traslitterazione è “Ashtart”; nella lingua ebraica biblica il suo nome è עשתרת (trasfigurato in Ashtoreth), in ugaritico ‘ṯtrt – anche ‘Aṯtart o ‘Athtart, che diviene Atirat – e in accadico è As-tar-tu); ella era Afrodite per i Greci e Venere per i Romani. In tutti i racconti antichi viene associata al pianeta Venere, il qual fatto permette di associare il suo nome a quello di “Signora della Luce Risplendente“ l'iconografia della dea è la stella a otto punte (un simbolo che si ritrova successivamente nell’iconografia cristiana correlato alla Vergine Maria). Il simbolo della stella a otto punte rievoca il fatto che il pianeta Venere ripercorre le stesse fasi in corrispondenza di un ciclo di 8 anni terrestri, cosa già ampiamente conosciuta dagli astronomi in epoca sumera. |
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