Cornelio
Agrippa affermava che:
" ... le
fumigazioni schiudono le porte degli elementi
e dei cieli,
placano gli spiriti e li attraggono come
la
calamita attrae il ferro".
Per questo è importante associare ad ogni
tipo di rituale, che nasca sotto gli auspici di un determinato pianeta, da un
incenso appropriato che faccia in modo di spingere ed esaudire qualsiasi
desiderio.
Nella Clavicola di Salomone ancora si legge:
" ... è necessario munirsi di un recipiente adatto a collocarvi il
fuoco per le fumigazioni, che dovrà essere di creta, nuovo e
verniciato di nero."
Oggi non è più richiesto questo colore specifico.
"Il fuoco sarà di carbone e va
acceso con
esca e
pietra focaia,"
Oggi si usano in sostituzione le pratiche pasticche di carbone e per accenderle va bene usare il più moderno accendino purché sia nuovo e usato solo per queste operazioni. Gettare quindi a pizzichi il profumo adatto all’operazione e va esorcizzato dicendo:
"Agios, Athanathos, Beron, del, Dedotois. O
Eterno, Essere degli Essericiti,
Santificato re dell’Universo,
benedici e consacra questo profumo.
E degnati esaudire le mie
preghiere. Così sia".
Getta poi nel fuoco 3 grani di sale grosso,
incenso, resina
bianca, canfora e poco zolfo e pronuncia tre volte i tre nomi dei tre geni
del fuoco:
"Michael,
re
del Sole e della Folgore; Samael,
re
dei Vulcani; Anael,
Signore
delle Salamandre ".
A
titolo di curiosità diamo di seguito le ricette di antichi profumi. Questa volta si
consiglia di non prendere tutto alla lettera ed eliminare alcuni degli ingredienti legati ad una
visione medievale della Magia e
non più in uso nell'ambito delle pratiche moderne.
Tali ingredienti
risultano oggi veramente ripugnanti ( a mio modesto parere almeno ) e si possono tranquillamente sostituire.
PROFUMI
PER LA DOMENICA (sotto gli auspici del Sole).
Si mescoli e si polverizzi mezz’oncia
per qualità di
zafferano, aloe, alloro, pepe, mirra e incenso, sei foglie
secche di eliotropo, due grani di muschio e due d’ambra grigia ( da
sostituire con l'ambra vegetale dato che l'ambra grigia non può essere
più commerciata in quanto veniva estratta dai capodogli che oggi sono
una specie protetta. Per fortuna ).
Inumidendo la polvere con gomma arabica
disciolta in acqua di rose, si formino tante pastiglie, che, una
volta secche, saranno utilizzate lasciandole cadere a tre per volta
su un fuoco di legna di lauro e di steli d’eliotropo.
Oppure si riducano in polvere cinque grammi per sorta di zafferano,
legno d’aloe, semi di alloro, chiodi di garofano, mirra e incenso e
un pizzico di muschio e d’ambra grigia. Si mescolìi il tutto, si
consacri e si sparga a pizzichi sui
carboni accesi dentro l’apposito
fornello.
PROFUMI
PEL LUNEDI ( sotto
gli auspici della Luna ).
Si polverizzi insieme una testa di rana verde, le pupille degli
occhi di un toro bianco, un pugnello di semi di papavero, sette
ramoscelli di alloro, qualche foglia di rosmarino, incenso, storace,
benzoino e canfora. Poi si aggiunga sangue di tortora o d’oca e
s’impasti, formandone pastiglie che si fanno seccare e che vanno
usate a tre per volta, lasciandole cadere su un fuoco di steli secchi
d’artemisia e di ranuncoli. Oppure, si mescolino e si riducano in
polvere semi di papavero bianco,
storace, benzoino e canfora in parti eguali, spargendo poi la polvere
a pizzichi sul fuoco consacrato.
PROFUMI
PEL MARTEDÌ (sotto
gli auspici di Marte).
Si polverizzi insieme euforbio, sale ammoniacale, radice di
elleboro, magnete, assenzio, storace, mirra e ruta; s’impasti il
tutto con sangue di gatto e cervello di cervo e se ne formino
pastiglie da usare a tre per volta.
O più semplicemente, si faccia uso di una polvere composta di
euforbio, sale ammoniaco, radice di elleboro, magnete, zolfo e mirra
in parti eguali.
PROFUMI
PEL MERCOLEDÌ ( sotto
gli auspici di Mercurio ).
Si riducano in polvere
semi di frassino, corteccia di aloe,
storace, benzoino, anilina azzurra e smerlature di penne di pavone.
Si amalgami con sangue di rondine e cervello di cervo, si formino le
solite pastiglie e si adoperino con un fuoco di steli di gigli, di
narcisi, di fumaria e di maggiorana. Oppure preparare una polvere
composta di mastice, incenso, chiodi di garofano,
pentafillo e agata in parti eguali.
PROFUMI
PEL GIOVEDÌ (sotto
gli auspici di Giove).
Con mezz’oncia per sorta di zafferano, aloe, canfora, semi di
lauro, pepe, mirra, incenso, dodici foglie secche
di leccio, due grani di muschio e due di ambra grigia, polverizzati e
ridotti in pasta mercè gomma arabica sciolta in acqua di rose, si
formano pastiglie da bruciare a tre per
volta su un fuoco di legna di
castagno, di pioppo, di fico e di melograno. Oppure
si prepari una polvere composta in parti eguali di semi di frassino,
legno
d’aloe, storace, benzoino e lapislazzuli.
PROFUMI
PEL VENERDÌ ( sotto
gli auspici di Venere ).
Si formano le solite pastiglie con muschio, ambra grigia, aloe,
rose appassite, viole e corallo rosso, il tutto polverizzato e
incorporato con sangue di colomba o di tortora, nonché con gli
organi genitali di tre passerotti. Da bruciare su carbone di legna
d’olivo. Oppure si prepari una polvere composta in parti eguali di
muschio, ambra grigia, aloe,
rose e corallo rosso.
PROFUMI
PEL SABATO ( sotto gli auspici di Saturno ).
Con semi di papavero e di giusquiamo, allume, assa fetida, radice
di mandragora e zolfo, amalgamati con sangue di pipistrello e
genitali di gatto nero, si formano tante pastiglie da bruciare su
fuoco di legna di cipresso e di frassino e steli d’elleboro nero.
Oppure si prepari una polvere composta di semi di papavero nero, semi
di
giusquiamo, radice di mandragora, magnete e mirra in parti eguali.
|
|
IL LIBRO DEGLI INCANTESIMI
DELLA STREGA
A seconda delle varie influenze astrali Cornelio Agrippa prescrive nella sua Filosofia Occulta:
"I profumi di
Saturno possono essere formati di ogni sorta di
radici aromatiche. Quelli di Giove con tutti i frutti odorosi, come
la noce moscata e il garofano. Quelli di Marte con tutti i legni
odoriferi, sandalo, cipresso, balsamo, aloe; quelli del Sole d’ogni
sorta di gomme, incenso, mastice, benzoino,
storace,
ladanum, ambra,
muschio. Quelli di Venere coi fiori, rose, viole, zafferano e simili.
Quelli di Mefcurio con tutte le cortecce odoranti dei legni e delle
frutta, nonché con tutti i semi aromatici, come la cannella,
la cassia, la noce moscata, la scorza di cedro, le bacche di alloro.
Quelli della Luna con tutte le foglie profumate, come la foglia
d’india, quelle del mirto e del lauro".
Papus,
nel suo Trattato
pratico di Magia, consiglia inoltre:
" Per Saturno
zolfo e papavero; per Giove aloe, menta e zafferano; per Marte storace, erica e
pepe; per il Sole lauro, sandalo rosso e eliotropo; per Venere muschio e
verbena; per Mercurio ginepro e mastice; per la Luna polvere di magnete e
iride.
Queste sono idicazioni assai datate ma ancora valide.
Il Trattato degli
spiriti celesti e terrestri, un manoscritto custodito nella Biblioteca dell’Arsenale di Parigi. Il
consiglio è
di consacrare i profumi prima dell’uso attraverso la seguente formula in latino:
"Deus Abraham,
Deus Isaac, Deus Jacob, benedici tutte le creature che hanno concorso
a formare questi grani odoriferi, affinchè il loro aroma ne venga
accresciuto in modo che ogni spirito malvagio ne resti respinto per
Dominum nostrum Jesum Christum, qui tecum vivit et regna in omnia
secula. Amen".
|
|