Tratto dalla saggezza degli scritti di
Sabellicus
Talismano di Giove
Questo Talismano Gioviano è utile se
forgiato un
giovedì ( giorno sacro a Giove ) o durante il periodo
Solstiziale. Sabellicus scriveva:
- Chi
teme la povertà, o è povero e vorrebbe essere ricco, può
affidarsi, secondo gli autori della Chiave di Salomone, a questo
pentacolo. Occorre tirarlo fuori e contemplarlo
frequentemente.
Si
devono però recitare ad alta voce le seguenti
parole tratte dal Salmo CXIII 7, 8 e incise su di esso:
“ Ei dalla terra
solleva il mendico e il
povero, alza dal fango, per metterlo a sedere tra i principi del suo
popolo ”
Il
talismano va disegnato su carta pergamenata alla luce di una candela
blu e passato sui fumi di un incenso di purificazione e consacrazione (
vedi il capitolo delle ERBE PLANETARIE per preparare la miscela ) e
tenuto in una scatolina di legno cosparso da una mistura fatta con le
medesime erbe dell'incenso.
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Come
conquistarsi l'amore e far carriera
La formula che segue va recitata con estrema
volontà ( attivata seconso
gli insegnamenti di Hermes Trismegistus. Vedi alla pagina IL POTERE MAGICO Come risvegliare il
RE dormiente ). La si dovrà leggere per tre volte consecutive
dopo averla trascritta anche su carta normale o su pergamena. La
formula deve essere poi custodita tenendola lontana da occhi e mani
indiscrete. Ecco
la formula:
Sator,
Arepo, Tenet, Opera, Rotas, IAH, IAH, ENAM, IAH, IAH, IAH, KETHER,
CHOKMAH, BINAH, GEDULAH, GEBURAH, TIPHERETH, NETZACH, HOD, YESOD,
MALKUTH, Abraham, Isaac, Jacob, Shadrach, Meshach, Abednego, Venite
tutti in mio aiuto e fate che ottenga ciò che desidero.
Dite il personale desiderio a parole vostre.
Ripetere più volte sino ad ottenimento.
Come
far tacere una persona
Questo
rituale è definito, da chi lo ha messo in pratica, assai potente ed
efficace. Siamo in animo di mettere in guardia chi vi si volesse
cimentare in quanto, aggiungendo al rito una eccessiva
carica emotiva o eccessivo odio mentre si compiono le azioni descritte, può
essere possibile giungere a conseguenze assai estreme per chi è
“vittima” delle nostre “attenzioni”.
Massima
cautela quindi e soppesare il pensiero in uscita che, come ben
si sa, il pensiero ha un potere grandissimo. “Pensare è creare”
diceva il grande conte di Saint Jermain. Se
qualcuno ci fa ostacolo basterà fargli smettere di compiere
ulteriori azioni contro di noi senza andare oltre questo proposito di
difesa. Quando la persona malevola viene ridotta all'impotenza e se ne va per la sua strada
impotente e senza
più nuocere può decisamente bastare. In
questo rituale si fa uso dell'infissione di uno spillo o di un
chiodo. Questa del chiodo è una pratica antichissima usata da sempre
dalle Streghe per far tacere chi parla a sproposito o per fermarlo. Se
vogliamo far tacere
una persona che parla a sproposito basterà incidere su di una
candela di color nero se si lavora di sabato, o di color rosso scuro
se si lavora di martedì, una bocca aperta usando lo stesso chiodo
che poi andremo a infilare nella cera proprio nel centro della
bocca che abbiano inciso. Sulla candela vanno incisi anche il nome e il cognome e la data
di nascita
della persona da zittire.
La
candela va contornata da pietre di color nero se si lavora di sabato
o rosse se si lavora di martedì e in ogni caso una pietra dovrà
essere di color bianco posta alla destra della candela.
Se
la pietra bianca è un cristallo di rocca, la luce della Strega,
sarebbe perfetto. Attorno
alla candela vanno anche un calice con acqua, una ciotolina con del
sale grosso e un incensiere dove fumiga un incenso composto da iperico, valeriana, artemisia,
licopodio e salvia. Si accende quindi l'incenso, si fa passare sui fumi la candela, la si accende e si recita:
"Il
mio potere dimora negli innumerevoli nomi del Nume, lo stesso che
generò gli Dèi e gli innumerevoli Universi, e che ora per la sua
immensa bontà dona la possibilità di purificare con gesti, parole e
volontà, luoghi ed armi e strumenti e persone, per la forza del
Fuoco e dell’Acqua, per la Terra e l'Aria, affinché tutto, in
questo luogo di potere e di forza, sia puro!"
"Con
la forza donatami dalla primeva scintilla, consacro me stesso e
questo luogo di potere. Io ( dire il proprio Nome e Cognome) ribadisco, nel nome dell'UOMO/PRIMO NUME,
la volontà che codesto
luogo rimanga consacrato per tutto il tempo che sarà necessario, e
che nessuna entità negativa, avversario o creatura maligna, possa
muovere alla nostra persona. "
Prendere
il chiodo che abbiamo usato e arroventarlo alla fiamma della candela
per inserirlo nella bocca che abbiamo inciso sulla cera.
"Chiodo,
ti prendo affinché tu possa
servirmi a sconvolgere ed a causar danno ( o azzittire ) a ( Nome e Cognome della
persona ).
"Chiodo
causa male a (Nome e Cognome della
persona) sino a quando non
smetterà di ( inserire la richiesta ), in modo che cessi tutto il
male da te causato a ( Nome e Cognome della persona da
vendicare,
anche il proprio )." "
Ora (Nome e Cognome della persona ) non può più né parlare né
discorrere”
Lasciare
che la candela si consumi totalmente e smaltire il prima possibile
i residui di incenso e di cera. Le pietre e gli altri oggetti
che fanno parte del corredo della strega vanno invece riposti per
un altro rituale. Questo rito va eseguito in uno degli ultimi giorni
di Luna calante e che precedono la Luna Nuova.
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Formule sono da sempre ritenute
le più efficaci per i riti di legamento:
Per le donne:
" Kyrios Clementissime qui
Abrahamo servo tuo Saram donasti uxorem, et filio obedientissimo per
admirabile signum indicasti Rebeccam uxorem, indica ancillae tuae
quem sim habitura virum, per ministerium tuorum spitiuum Babil,
Assaiby, Abumatit. Amen
".
Se a voler legare è un uomo sostituire le
parole "ancillae tuae quem sibi
habitura virum" con le
parole "servo tuo quam sum nuptumus
uxorem".
Formula che possono recitare sia gli uomini
che le donne mentre attuano un rito di legamento:
"Ponimi quale sigillo sopra il tuo
cuore, ponimi quale sigillo sopra il tuo braccio, perché forte come la
morte è l'amore"
Questo tipo di formula la si recita usando
una Dagida detta
anche simulacro e mediante l'uso di 3 spilli da inserire sulla dagida
stessa al
momento opportuno. Uno spillo sul cuore, uno sul braccio e l'ultimo
nella fronte.
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Altri
riti per il periodo Solstiziale
I
fuochi dei falò accesi
tra le undici e la
mezzanotte della vigilia
del Solstizio, segnano
l'inizio di una serie di rituali e pratiche magiche tramandate nei
secoli di Strega in Strega.
Vengono costruite
le bacchette
magiche utilizzando un ramo di nocciolo o sambuco la cui lunghezza
dovrà
essere pari
alla distanza che va dal
gomito sino al polso di
chi le dovrà usare, si
raccolgono le erbe come la Verbena, utile
per favorire l'amore, l'Iperico
scacciadiavoli
usato nelle fumigazioni
durante gli
esorcismi. L'Iperico
scacciadiavoli è
noto proprio come erba di San Giovanni
e
viene
portato come amuleto per difendersi dal malocchio. Le
donne in cerca di marito ne
raccoglievano un ramo
nella notte di San Giovanni e lo attaccavano
al muro della loro camera per
sapere se si sarebbero sposate e se il loro matrimonio sarebbe stato
felice. Se
il giorno dopo la
raccolta
il
ramoscello era
ancora fresco la
risposta non poteva che essere positiva. Nella
notte di San Giovanni con dell'iperico
raccolto
prima di mezzanotte
si
facevano tre mazzetti: uno si si usava per un decotto per lavarsi per tre
volte il viso e le mani, il
secondo mazzetto veniva
messo sotto il cuscino per
propiziare sogni profetici e
il terzo mazzetto
lo si appendeva per tutto l'anno a
testa in giù a capo del
letto come protezione per
scacciare
le cattive influenze dovute a spiriti maligni.
Si raccoglie anche l'Artemisia
e tutte le altre erbe che
in questo giorno assumono maggiore potere sia curativo che magico.
(
vedi capitolo
erbe planetarie per i suggerimenti di raccolta ). Nelle fiamme
del
falò si
bruciano le vecchie
erbe
raccolte
nel
precedente Solstizio estivo e
si
recitano
formule
ed
incantesimi per
la
prosperità, per
i guadagni terreni, la tranquillità, la
veggenza
e
si
eseguono
esorcismi, si sonda
il
futuro attraverso svariate
pratiche
divinatorie. Molti
nella
notte del Solstizio
raccolgono le spore che
la felce
spande attorno a se per riprodursi utilizzando
allo
scopo dei
teli di cotone
stesi
attorno alle piante. Si
dice che
queste spore
possiedano grandi
virtù
utili
per
la
risoluzione
di
svariati problemi umani. Tutti i riti e tutte le
formule recitate in questa notte risultano
più potenti ed efficaci. Per
tradizione, durante il periodo Solstiziale, si usa creare dei
sacchettini talismanici per attirare la fortuna.
I sacchettini devono
essere fatti con della stoffa rossa ma non cuciti.
Si ritagli un quadrato di stoffa e vi si inseriscano le erbe
di San Giovanni.
Dell'aglio usare solo le foglioline che
custodiscono lo spicchio e una monetina da 10 o 20 centesimi di Euro.
Se si possiede della Mandragora sarebbe perfetto inserirne un frammento o la sua polvere ma dato
anche il suo costo è "impressionante" e che è una pianta
rara, si può sostituire con una delle seguenti pietre: AMBRA,
AGATA, OCCHIO DI TIGRE, CRISTALLO DI ROCCA o EMATITE a scelta. A
questo punto prendete i lembi del quadrato di stoffa e uniteli assieme
chiudendo saldamente con 7 nodi fatti con un nastro rosso. Il
sacchettino talismanico a questo punto è pronto. Al prossimo San
Giovanni andrà aperto, gettare le erbe in un corso di acqua corrente
compresa la stoffa e la monetina.
Si mantenga solo la
Mandragora che con quello che costa non è un bene buttarla via o la
pietra usata in sostituzione. Una volta passata
sotto un getto di acqua corrente è pronta per
essere riutilizzata nuovamente.
Come
riaccendere
un amore spento
Occorrente:
due candele rosse, uno
specchio
e dei
sostegni per reggere
lo specchio
in posizione verticale. Disporre
su un tavolo le due candele ad una distanza di 30 cm
tra loro. Sulla
candela alla vostra destra incidete,
con un rametto di rosmarino
nome cognome e data di nascita dell'uomo e sulla
candela
alla
vostra
sinistra i
dati anagrafici
della donna. Interponete
tra le due candele lo
specchio
in modo che risulti esattamente al centro. A mezzanotte accendete la
candela corrispondente alla donna e
guardate attraverso lo
specchio. Per
azione della riflessione vedrete
anche l'altra candela accesa.
In quel momento pensate intensamente
che l'amore torni ad ardere tra
i due soggetti.
Più
intenso sarà il pensiero più efficace risulterà il rito. Lasciate
che la candela si consumi interamente
e si spenga da sola.
Raccogliete
residui di cera e la candela non consumata e sotterrate tutto ai piedi
di
una albero.
Talismano dell'abate Julio chiamato "Il Dragone"
Per protezione ed
esorcismo
Si può nascondere all'interno di un ciondolo o nella propria casa ma
lontano dalla vista altrui, oppure
sopra la foto di una persona da proteggere procedendo in questo modo:
Occorre una scatolina di legno con dentro della stoffa rossa e su
questa si mette la foto della persona in questione e, sulla foto. il
talismano. Sopra
ancora delle erbe di protezione ( vedi erbe planetarie ) in numero dispari. 3, 5 oppure 7.Chiudere
la scatolina e conservala in un luogo buio e sicuro. Il
talismano è da farsi su carta pergamena in una domenica di Luna
Crescente ( non importa la perfezione ma bensì l'impegno e la volontà
di proteggere ) e si consacra con la seguente formula per 3 volte:
BENE+DICE
DOMINE CREATURA ISTAM
( dire il nome dell’oggetto in questo caso il talismano del dragone )
VEL ( pronunciare il nome della persona alla quale l'oggetto sarà
destinato. ) UT SIT REMEDIUM SALUTARE GENERI UMANO ET PRESTA PER INVOCATIONEM SANCTI
TUI NOMINIS; UT QUICUMQUE EX EA SUMPSERINT VEL GUSTAVERINT CORPORIS SANTITATEM ET
ANIMAE TUTELAM ACCIPIANT. PER CHRISTUM + DOMINUM NOSTRUM. AMEN
I segni + indicano fare il segno della
croce sul talismano.
Ogni volta passarlo su dei fumi di
incenso di consacrazione
( vedi erbe planetarie ) e bagnalo leggermente agli angoli
con olio esorcistico per per unzioni preparato come vedi sotto
STRUMENTI DELLA STREGA. L'abate Julio usava, per i suoi
pantacoli, la forza dei Geni e dei salmi ( vedi amuleti
e talismani in INTRODUZIONE ALLA MAGIA ) e in questo caso egli fa uso
delle parole del Salmo 91 esorcistico "Super aspidem et basiliscum
ambulabit et canculcabit leanem et draconem " Egli calpesterà l'aspide
e il basilisco, scaccerà il leone e il dragone " come protezione da
ogni tipo di calamità, contro i demoni e gli Spiriti malvagi o contro i
nemici. Il salmo va recitato per intero
dopo la consacrazione del talismano.
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