Adda
Nari è la divinità Indiana che incarna la natura, il sapere occulto
e il silenzio che ammanta tutti i praticanti ( regola del silentium
) è' stata paragonata ad Iside, la Nera. Attorno a lei in questa
raffigurazione vediamo i simboli della tigre
e del leone che indicano l'uomo aggressivo e un bue, che invece
raffigura
invece la persona mite saggia e discreta.
Adda
Nari si trova a metà tra la malvagità e la bontà, i due
aspetti in perenne conflitto che risiedono in ogni essere umano. Ella
possiede quattro
braccia che sono la raffigurazione dei
quattro elementi ( terra, aria, acqua e fuoco e quindi la materia ) e
in ciascuna mano
tiene stretto il simbolo che lo rappresenta. Il latte del sapere che
scorre dalla testa di Adda Nari non va verso la tigre, l'uomo
malvagio, ma solo verso il bue. Se l'uomo malvagio vorrà berlo
dovrà prima cercarlo e vederlo, attraverso la ricerca interiore e la
trasformazione del sé più profondo.
Per
l'uomo mite la natura non nasconde misteri, Adda Nari gli offre una
coppa
simbolo sia dell'abbondanza della quale si gioverà durante il breve
passaggio in vita e anche di tutto il suo sapere, allegorie
della sua
ricompensa. Il
serpente che ruota attorno al collo di Adda Nari raffigura
simbolicamente la fonte di vita, la Luce e il grande Agente Magico che
Adda Nari
dona a chi dimostra di meritarselo.
Al collo porta tre collane
triangolari che vogliono rappresentare i tre mondi: quello del
divino ( il cielo ), il morale ( la terra ) e il materiale ( l'inferno
).
Alle
braccia di Adda Nari si vedono
anche nove braccialetti. Il
9
è il numero
simbolico
dei
misteri della vita, della morte e della rinascita. All'altro
braccio c'è invece
il
ramo fiorito che
simboleggia l'equilibrio della Luce Astrale dell'Universo ed in esso vi
è
il
segreto della nascita nel mondo e della vita. L'immagine
della Dea è racchiusa in due
triangoli: uno rivolto verso
l'alto e uno verso il basso, chiaro riferimento alle frasi ermetiche di
Ermete Trismegisto o al simbolo dell'esagramma di Salomone che
indicano, entrambi come l'Alto, il Divino e il basso, l'Umano, siano
tra essi uniti e uguali, uno specchio
dell'altro.
I
simbolismi allegorici racchiusi in questa raffigurazione sono
veramente molteplici e meditare su di essi risulta utile agli
adepti per
accrescere la propria intima
comprensione del Tutto
e per ampliare la personale evoluzione,
sia come uomini che come esseri superiori, l'Adam Kadmon originale,
l'Uomo supremo
inteso sia come uomo fisico ma anche come Uomo Ancestrale e perfetto
e quindi anche la trasformazione auspicata da tutti gli
esoterici.
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