ostara simbolo
20 - 21 Marzo Equinozio di Primavera - Ostara - Festa degli Alberi  - Anna Perenna - Lady Day - I giorni della Dea Luna - Pasqua






gatto nero
i sabbath e gli esbat Bethelux
stellina COME FESTEGGIARE I SABBATH STAGIONALI
stellina COME FESTEGGIARE GLI ESBAT, LE FESTE DELLA LUNA
stellina PACHAMAMA MADRE TERRA
stellina ADDA NARI  IL SAPERE OCCULTO
stellina IL PENTACOLO DI PIETRE CHE RIVELA IL FUTURO
stellina IL RITO PURIFICATORIO DI PASQUA


drago alchemico
porta lucis
L'Albero della Vita e la porta LVCIS
Così in alto così in basso - Ermete Trismegisto

L"'Albero della Vita", chi studia la Cabala lo sa, è detto anche “la scala di Giacobbe" ( Genesi XXVIII, come si legge anche all'inizio Bethleux ), la cui base poggia sulla terra e la sua cima tocca il Cielo. Lungo di essa gli Angeli, cioè le molteplici forme viventi che animano la Creazione, salgono e scendono in continuazione.
Lungo di essa sale e scende anche la consapevolezza degli esseri umani, le preghiere e i pensieri di tutti coloro che cercano Dio, non un Dio terreno di qualsiasi religione umana creata dall'uomo riflesso imperfetto della verità ma bensì il Vero Dio Primordiale, la Forza Primigenia dalla quale tutto ebbe origine e che resta in noi sino a che abbiamo vita terrena ma anche oltre e che risiede in tutto l'Universo e in ogni essere che vive vicendevolmente legato.
Creare uno squilibrio a solo uno di questi segmenti significa creare uno squilibrio "al tutto" E OGGI BEN CE NE REANDIAMO CONTO. La grettezza umana ( per non dire di più ) sta portando il nostro mondo in rovina.
La Cinquantesima Porta della Conoscenza è detta "la Porta del Signore, "attraverso la quale vengono i giusti".
Questi concetti vengono qui appena accennati affinché ognuno di noi possa approfondirli, capirli, non con l'intelletto ma bensì con il cuore.
fuoco

fiori

PACHAMAMA LA MADRE TERRA E L'ALBERO DELLA VITA

In lingua Quechua il termine Pachamama significa “Madre Spazio Tempo” o "Madre Universo", o ancora Madre della Terra. È la divinità venerata dai popoli dell'altopiano Andino che vedono in lei la Dea della Terra, dell'agricoltura e della fertilità. Non è molto diversa dalla Dea Madre della nostra cultura. La stessa figura la si ritrova in ogni parte del mondo sotto sembianze diverse e sotto un diverso nome a seconda della cultura e della civiltà dominante. Cambiano i modi per esprimere un concetto ma il succo resta sempre eguale per tutti i popoli umani. Anche Pachamama come la nostra Latona (  vedi il capito che Bethelux le ha dedicato) attraverso l'unione con il Dio del Cielo ebbe due gemelli, un maschio e una femmina che sono la rappresentazione figurata dell'equilibrio del Binario, Sole e Luna. Pachamama restò vedova e sola con i suoi figli e sulla terra regnò l'oscurità sino a quando non riuscirono a scorgere una luce che Ella volle seguire superando luoghi impervi, combattendo i mostri che le ostacolavano il viaggio.
Questi non furono i soli pericoli che dovette affrontare per giungere alla Luce. Incontrò anche un uomo chiamato Wakon che divorò il corpo di Pachamama. L'uccello che annunciava l'alba disse ai due gemelli che cosa era successo alla madre e con uno stratagemma i due riuscirono a sfuggire a quell'uomo e ad un eguale destino andandosi poi a nascondere nella tana di una volpe. Wakon inseguì i due bambini sino alla cima di una montagna dove per fortuna cadde in un burrone causando anche un violento e distruttivo terremoto. Il padre dei gemelli, dal cielo, vide il tormento dei figli e giunse in soccorso trasformandoli nel Sole e nella Luna così come li conosciamo oggi.

In questo racconto si riconosce la metafora del cammino iniziatico che ogni uomo, nato dalla terra e dalla materia, deve intraprendere ed affrontare per comprendere quale sia il suo vero posto nella vita, distaccandosi da essa quanto basta per giungere in fine ad una nuova consapevolezza di sé dato che l'Uomo è al contempo carne e Luce Divina. L'uomo è ignaro di cosa sarà composto il suo percorso evolutivo e individuale, è come il viaggio di Pachamama verso la luce e i mostri che le appaiono lungo la via sono la rappresentazione degli ostacoli e delle paure da affrontare procedendo verso l'illuminazione finale, il ritorno tra le Braccia della forza Primigenia. Tutte le difficoltà che affrontiamo in vita altro non sono che delle prove e degli esami da superare prima di giungere al meraviglioso traguardo.
Pachamama è raffigurata con le cime dei monti, che sono i suoi seni dai quali sgorgano i fiumi che rappresentano il suo latte di vita e con i campi che rappresentano il suo fertile grembo.  Pachamama è quindi la dea della fertilità e dell'agricoltura, che sfama i suoi figli ma che può anche diventare crudele producendo ad esempio i terremoti e le inondazioni che servono a far capire agli uomini che devono sempre amarla ed onorarla e mai mortificarla ( come purtroppo avviene oggi ) affinché la vita possa continuare a rigenerarsi.
Dipendiamo da Lei e dimenticarla significa la morte. Il culto delle Dee Madri ci parla di una spiritualità che risiede in ogni cosa e anche, quindi, del concetto che tutto è divino e sacro proprio perché ogni cosa vivente, visibile o invisibile, trova la sua origine dalla comune scintilla che dona la vita.
Un tempo molti popoli seguivano questa dottrina, vivendo in comunione perfetta con la natura ma poi, con l'avvento di una nuova concezione patriarcale della spiritualità, tali concetti sono stati accantonati anche se per fortuna non del tutto, speriamo. I valori di rispetto verso la natura, gli animali e l'uomo sopravvivono nelle antiche dottrine che le Streghe continuano a portare avanti ininterrottamente, un "lavoro"o lavoro vecchio di secoli che mira alla ricerca di una nuova e fruttifera armoniosa unione con tutto ciò che ci circonda. La madre Terra ci da la vita, ci nutre e poi un giorno ci "mangerà" per poter riciclare gli elementi vitali del nostro corpo in altra nuova vita.


Builder Web ©BETH E-Mail Contact DarkMaster BethStrega Home Page Index