PERSONAGGI
FAMOSI CHE SOGGIORNARONO A BAGNI DI LUCCA
Le illustri
frequentazioni sono andate
man
mano scemando e l'economia locale fu costretta ad indirizzarsi quasi esclusivamente
verso un altro settore,
lo sviluppo di una forma di artigianato locale basata sulla produzione
di "figurine", da prima in
cartapesta o gesso poi in plastica e resina, usate per l'allestimnto
dei
presepi di Natale.
I figurinai di
bagni di Lucca andarono in terre lontane a
proporre questi lavori molto accurati tanto che divennero conosciuti e rinomati
nelle Americhe, in Oriente e in Australia. Ma oggi chi lo fa più il
presepio al giorno di oggi? ... forse sono rimasti in pochi quelli che ancora si dedicano
alla tradizionale costruzione delle capannucce con il bambinello e i pastori in
adorazione.
Il
primo documento conosciuto su Bagni di Lucca, zona
ai tempi assai rinomata per le sue terme, risale al 983 e parla di come
il
vescovo
Teudogrimo affidasse il territorio al visconte Fraolmo
de Corvaresi. Delle acque del luogo usufruirono personaggi illustri
quali Matilde di Canossa, Federico
II, detto il Barbarossa, Ludovico Ariosto,
due pontefici Sisto IV e Sisto V e
rappresentanti di tutte le case regnanti di Europa e di Italia. Fra
i musicisti citiamo: Gioacchino Rossini, Franz Liszt che tenne al
Casinò un
memorabile concerto, Johann Strauss,
Niccolò Paganini, Puccini che scrisse il "Vexilla" appositamente per la
chiesa di Corsena e Mascagni. Tra i poeti e gli scrittori: Lord Byron,
Percy Bysshe Shelley che annotò: "Qui è più splendido dei
Colli Euganei" e la moglie Mary che qui scrisse, al Bagno
alla Villa, alcune pagine del "Frankenstein", Robert
e Elisabeth Browning che lo definirono: "Un posto
bello e gioioso molto verde e pittoresco" e scrissero sempre qui i
"Sonetti
dal Portoghese", Charles Lever, Vincenzo
Monti che scrisse una poesia sulle virtù delle sue acque termali,
Giuseppe
Giusti, Alessandro Dumas padre che scrisse una poesia
sull'atmosfera magica di Bagni di Lucca, Alfonse de Lamartine che
proclamò le valli del Serchio e della Lima "L'Arcadia
d'Italia", Giosuè Carducci che affermò: "Qui
tutto è fiamma e azzurro", Einrich Heine che disse: "Una valle
più incantevole io non l'ho mai trovata ...", Louise
de la
Ramée ( in arte Ouida ) che qui volle essere
sepolta, Henry James, Eugenio Montale che scrisse una
poesia sui Bagni di Lucca.
Tra i politici e i militari citiamo: il
Principe
di Metternich che disse: "Posso paragonare il luogo con la Stiria, ma
abbellita con la vegetazione Italiana", l'Ammiraglio Radetzky, Massimo
D'Azeglio e durante la dittatura fascista spiccano Galeazzo Ciano, Edda e Mussolini in persona. Il periodo di maggior fulgore
fu l'800. Nel 1811
furono edificate le Scuderie e la Villa Reale, nel 1825 fu costruito
l'Ospedale ( o tempietto ) Demidoff, nel 1837 il Casinò Reale e
l'autorizzazione al gioco d'azzardo presso le terme è però assai
precedente, consacrando la località come quella che possiede il
più antico Casinò d'Europa, nel 1845 sorse la Chiesa Inglese e il
cimitero di religione protestante, a sottolineare l'estrema apertura
culturale internazionale del luogo, pur collocato sul territorio della
cattolicissima Lucca.
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