Gli
Alchimisti eseguirono svariate trasmutazioni nel segreto dei loro
fumosi laboratori, o meglio, all'interno dei loro preziosi ATHANOR.
Sono scoperte queste che hanno giovato ed arricchito il progresso del
genere Umano oltre che la chimica odierna. L'alchimia non solo è
sorella della Magia ma è anche l'antenata gloriosa della chimica che
oggi conosciamo.
Queste
elencate qui sotto sono solo alcune di quelle considerate più famose e importanti ma l'alchimia intesa come filosofia che rivela le nostre qualità nascoste
e che spiega razionalmente la metamorfosi della materia, è da
considerare da sempre la rivelazione più preziosa dell'oro, quella
più
importante, associata allo spirito umano che abbiamo ricevuto in
eredità da questi dotti signori. Ma anche le scoperte pratiche non sono
assolutamente da trascurare. La trasmutazione ritenuta possibile da Berthelot e Figuier, una autorità in fatto di
alchimia medioevale, venne dimostrata come tangibile realtà dalla signora
Curie che
pubblicò i suoi lavori alla fine del XIX secolo. Oggi sappiamo che non solo si può
trasmutare una sostanza in un'altra ma che attraverso le operazioni
chimiche si riesce anche a produrre nuovi metalli.
Si è cosi' avverato il sogno vecchio di secoli degli Alchimisti ed è ad essi che si deve
inoltre il merito di aver scoperto svariati elementi un tempo ancora
sconosciuti. Il lavoro degli alchimisti contribuì ad
aprire la strada ad importanti e successive scoperte della chimica
odierne ed eccone alcune fra le più note:
Alberto Magno
(1193-1280) preparò la potassa caustica e fu il primo a descrivere
la composizione del cinabro, della cerussa e del minio.
Raimondo Lullo
(1235-1315) ottenne il bicarbonato di potassio.
Basile Valentine
(XVI) scoprì l'etere solforico e l'acido cloridico.
Teofrasto Paracelso
(1493-1541) descrisse per primo lo zinco fino ad allora sconosciuto, ed
introdusse in medicina l'uso dei composti chimici.
Jean Baptiste Van
Helmont (1577-1644) riconobbe l'esistenza dei gas.
Johann Rudolf
Glauber (1604-1668) scoprì il solfato di sodio, l'oggi famoso sale
di Glauber che da lui prese il nome.
Brandt
(morto nel 1692) cittadino d'Amburgo, è ritenuto lo scopritore del
fosforo.
Giambattista Della
Porta (1541-1615) preparò l'ossido di stagno.
Johann Friedrich
Boetticher (1682-1596) scoprì l'acido benzoico.
Questi pochi esempi bastano a dimostrare come le ricerche degli
alchimisti, per quanto ritenute non dirette da principi scientifici, ( o forse
si? ) fossero veramente utili per l'intera umanità.
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