Hermes Trismegistus
Fin dal 2900 a.C., gli Egiziani avevano
ricavato oro in grande quantità dalla Nubia. Il prezioso metallo si estraeva dal quarzo
triturato con delle mole a mano e poi, con il progredire delle possibilità
tecniche, risultava sempre più raffinato perfetto e lucente. Il processo di lavorazione
scoperto dopo laboriose ricerche, era un segreto custodito gelosamente
dai sacerdoti che lo trasmettevano soltanto all'erede al trono ed ai
personaggi più onorati per virtù e per sapienza. Zosimo dice:
"Il benessere dell'intero regno si fonda
su quest'arte
ma
nessuno, oltre i sacerdoti, ha il diritto di occuparsene".
In
Egitto le
operazioni alchemiche si accompagnavano con incantesimi magici
ammantando questi lavori di un oscuro mistero.
Zolfo e piombo sono
sinonimi di
Osiride. Questo Dio, Iside ed il perfido Tifone, sono spesso menzionati
negli scritti alchemici come proclamava Hermes
Trismegistus il maestro della filosofia alchimistica. Vediamo ora il
significato del suo nome. Hermes è un Dio greco che apre le porte della
vita e della morte e che conduce le anime
nel regno sotterraneo dell'Ade. Hermes controlla anche gli scambi, i
commerci la cultura ed è il messaggero degli Dei, il mediatore, il
riconciliatore, il cosiddetto Signore dei Crocicchi.
La
parola Trismegistus invece significa tre volte grandissimo. I Greci identificando le deità Egiziane
con le proprie
riconobbero il loro Herms con Toth, il divino inventore della Magia,
del linguaggio e della cultura. Egli avrebbe, durante la sua lunga
vita, scritto moltissimi libri e fu onorato come il fondatore di quella
dottrina che in seguito sarebbe stata definita ermetica in onore al suo nome. Dell'enorme
quantità di lavori attribuiti ad Hermes Trismegistus, rimangono solo 14
brevi testi in lingua greca ed una serie di altri frammenti, conservati
da
alcuni autori ovviamente cristiani, che trattano di idee mistiche e filosofiche
proprie di quell'epoca antica.
Il
più noto di essi porta il titolo di
Poimandres, il buon pastore, ( pubblicato ancora oggi ) che in alcuni passaggi dimostra una
sorprendente somiglianza con il Vangelo di San Giovanni, ( chi ha
copiato chi dato che Hermes è giunto prima di questo Evangelista? ) in
altri
invece rievoca il Timeo di Platone e talvolta ricorda i pensieri
ebraici
espressi da Filone. Contaminazioni o ispirazioni?
Tutto questo rivela
l'altissimo onore in cui egli era tenuto. Era profondo conoscitore
delle antiche dottrine religiose della terra del Nilo rimaste
apparentemente immutate fino dai tempi remoti dei Faraoni ma in realtà
decadute.
Inoltre a Hermes Trismegistus furono
attribuiti dei famosi
trattati Magici, vertenti soprattutto al tema astrologico, mentre
l'alchimia vi è soltanto accennata. I libri ermetici furono considerati
dagli Alchimisti come delle inestimabile eredità dei segreti di Hermes,
velati in veste allegorica per impedire che la preziosa sapienza
cadesse nelle mani dei profani. Famosa è l'iscrizione tratta dalla
Tavola di Smeraldo o Tavola Smeragdina che la leggenda dice essere
stata rinvenuta nelle mani della mummia di Hermes.
" ... in una oscura
fossa dove giaceva tumulato il suo corpo...".
Nelle allegorie descritte nella Tavola di Smeraldo gli alchimisti
riconoscenano le varie fasi del processo per fabbricare l'oro ed in
particolare una frase risalta come possibile chiave di molte teorie
alchemiche:
"... per questo ogni oscurità fuggirà da
te...".
Gli
alchimisti sapevano infatti che qualora l'oro fosse comparso nelle loro
storte, avrebbe irradiato una splendida luce, la materia pesante e
fredda si sarebbe animata formando non oro ordinario ma oro vivente.
L'oro degli orefici era per gli alchimisti come
"oro morto", "reciso dalla
pianta come i rami di un albero tagliati"
mentre l'oro vivente genera
l'oro
come il frumento genera il frumento.
Anche gli ermetici stessi che
avevano afferrato la verità irradiavano luce come l'oro vivente
cosicchè la trasmutazione dei metalli vili in oro operava un'altra
trasmutazione, quella dell'Uomo e i 7 gradini o stadi del processo
alchimistico erano i simboli che aprivano il sentiero verso la grazia
divina. L'elevazione. La compiuta rinascita. Con i loro sforzi gli alchimisti bramavano all'unione dell'anima e
della mente con il Divino e il processo scientifico non aveva valore se
non era accompagnato dalla nobilitazione dell'anima e la riuscita, per
l'adepto. La trasmutazione negli esperimenti dei metalii vili in oro altro non era sinonimo della ascesa fra gli eletti.
Il simbolo di
questo stadio terminale era la figura di Cristo che riluceva entro la
storta.
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Testo integrale della
Tavola
di Smeraldo o Tabula Smaragdina
di
Hermes Trismegistus
" È
vero, senza errore, è certo, è verissimo.
Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come
ciò che è in basso, per compiere il miracolo della Cosa Una.
E come tutte le cose vennero
dall’Uno per mediazione dell’Uno,
così tutte le cose nacquero da questa
cosa una per adattazione.
Il Sole è suo
padre, la Luna è sua madre,
il Vento l’ha portato nel suo ventre,
la
Terra è la sua nutrice.
Il padre di tutto, il Telesma di tutto il mondo è qui,
la sua potenza è
illuminata se viene convertita in terra.
Tu separerai la terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso,
dolcemente,
con grande cura.
Ascende dalla terra al
cielo e ridiscende in terra
raccogliendo le forze delle cose superiori
ed inferiori.
Tu avrai con questo mezzo fatta la gloria del mondo,
epperciò ogni
oscurità andrà lungi da te.
È la forza forte di
ogni forza,
perché vincerà tutto quel che è sottile e penetrerà tutto
quello che è solido È in questo modo che il Mondo fu creato.
Da questa sorgente
usciranno innumerevoli adattamenti,
il cui mezzo si trova qui indicato.
È per questo motivo
che io venni chiamato Ermete Trismegisto, perché possiedo le tre parti
della Filosofia di tutto il mondo.
Ciò che ho detto dell’Operazione del
Sole è perfetto e completo. "
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