IL PIU' ANTICO STRUMENTO
USATO DALLE STREGHE: LA DAGIDA o SIMULACRO e, in altre culture, la bambola voodoo.
Una
Dagida, a differenza di quanto comunemente si crede, non viene usata
solo nei riti
di attacco. Quando si parla di dagida e di bambola voodoo si deve fare
una distinzione e anche se sono due strumenti simili (
sempre di un fantoccio di pezza si tratta ) essi vengono usati per diversi motivi.
La Dagida o simulacro "nostrano" si usa anche nei rituali che non sono
di attacco a differenza delle bambole voodoo ( le voodoo doll ) che
invece vengono usate spesso solo per attaccare. Quest'ultima non
rientra nella nostra cultura ma la citiamo solo perché possiedono delle
somiglianze.
La dagida è un simulacro e può essere sia una bambola di pezza o un
elemento naturale come una mela, una patata, un limone o una arancia a
seconda del rito da svolgere. Anche il foglietto su cui vengono scritti
i dati anagrafici di una o più persone viene detto simulacro.
Il simulacro ben si adatta se
impiegata nei riti di:
-
per riportare la pace tra persone
- purificazione
- guarigione
- nei riti d'amore
- per creare armonia |
-
sottomissione
-
coercizione
- riti
d'odio e sofferenza
- per
arrecare discordia o ostacoli
|
Quando
si lavora su
una
persona che non è presente, per vari motivi, al momento del rito che
intendiamo svolgere e che lo riguarda ( spesso a sua insaputa ), si ricorre all'uso del simacrro. Con
il
simulacro si può fare sulla e per la persona assente un rito di
purificazione,
di guarigione, di attrazione, o di coercizione, dominazione ecc.. a
seconda del
tipo di Magia praticata e soprattutto del motivo che si trova alla base del rituale.
La Dagida è chiamata anche “simulacro” o
“sembiante” proprio perché incarna e sostituisce la persona non presente al rito. Se
siamo sprovvisti di una Dagida questa è sostituibile con altri diversi
elementi: la foto
recente
della persona in questione non più vecchia di 5 anni e a figura
intera o che va almeno dalla testa all'inizio degli arti inferiori. Le
foto più indicate restano sempre quelle tradizionali stampate su
pellicola
piuttosto che quelle moderne e digitali che non sono capaci di
"catturare" l'essenza delle persone. Vorrà dire che se usiamo una foto
digitale come simulacro dovremo aggiungere molta più forza interiore.
Meglio sarebbe possedere qualcosa che appartiene alla persona in
oggetto come ad esempio un suo capo di abbigliamento usato o un oggetto
da quiesti usato e toccato.
La
Dagida o la foto si possono anche essere sostituire con un pezzetto di carta sul
quale viene essere scritto il nome, il cognome e la sua data
di nascita del soggetto da "lavorare" unendo parti della persona stessa
generalmente intesi come capelli o unghie. Un tempo le Streghe, oltre
alle
bamboline in corda o stoffa, erano solite usare degli elementi naturali
come un limone per i rituali di vendetta o un'arancia o una
mela per i legamenti d'amore. Questi ultimi avevano il vantaggio di
perdere i liquidi e di marcire.
Si diceva infatti che la decomposizione
del frutto aiutasse il rito a rendersi manifesto nella realtà in breve tempo. Per i
meccanismi della magia Simpatica ciò risponde al vero.
Per un rito con il simulacro serve anche
una candela del colore appropriato e legata al motivo del lavoro sulla
quale vanno incisi ancora i dati anagrafici della persona e
dell'incenso composto da erbe e resine utili a spingere il
nostropro posito. All'interno
della bambola di stoffa andremo a cucire i
sembianti, ovvero capelli e unghie, della persona che la bambolina
va ad impersonare.
Se
usiamo la cera e cioè la candela con sembianze maschili o femminili, è
sul dorso della figurina di cera che andremo a praticare l'incisione
dei dati anagrafici. Per fare questo deve essere usato un giusto
strumento. Se il rito è
rivolto alla guarigione e all'armonia si usa un rametto di rosmarino
secco mentre invece,
se si vuol bloccare o nuocere la persona incarnata nella Dagida, si
usa la punta del
coltello rituale o la punta di uun chiodo che poi conficcheeremo nella
cera stessa e, generalmente, all'altezza del cuore se il rito è di offesa
o
all'altezza della bocca se abbiamo solo intenzione di azittire o sulla
fronte se se siamo intenzionati a lavorare sul suo pensiero. Lo
stesso vale per l'incisione dei dati su un simulacro naturale e cioè
sulla suddetta patata o limone o mela che sia e che dopo il rito dovrà essere sotterrata per far
si che nell'oscurità della terra
possa marcire e germinare. Questo tipo di Dagide naturali si possono anche chiudere in una scatola di cartone e custodita al
buio, in un
luogo sicuro o anche vicine al soggetto. Per i riti
negativi il
limone che verrà usato può essere trafitto da 9 spilli. A
volte si usa rivestire il simulacro con un indumento usato dal
soggetto in questione. Nessuno deve sapere dell'esistenza del vostro
operato e nessuno deve vedere il sembiante che avete preparato
e nascosto altrimenti il rito risulterà nullo.
Sta
a voi adesso decidere come e cosa usare per creare questo strumento che a tutti gli
effetti diviene la persona sulla quale volete “lavorare”. Lui e
il sembiante, al momento del battesimo, diventeranno a tutti gli effetti la
stessa medesima persona e ciò che fate al simulacro verrà fatto anche su
quella persona.
Siate
molto cauti nell'agire in quanto la Dagida Simulacro diviene uno strumento assai
potente nelle vostre mani
Qui sotto inseriamo la FORMULA e le azioni per
il cosiddetto "battesimo della Dagida" che praticamente ripete pari
pari quello cristiano nella formula e nelle azioni. Si deve disporre di
acqua consacrata presa in chiesa se abbiamo la fortuna di trovarla (
oggi i preti la tengono spesso sotto chiave ) e bagnare e recitare la formula per due
volte consecutive diretti al nostro simulacro. Diremo quindi:
"Ego ( dire il proprio nome esoterico )
baptízo te con il nome di ... in nomine Patris, et Fílii, et Spíritus Sancti"
Bagnare il simulacro e ripetere una seconda volta.
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Formula per consacrare l'acqua se eventualmente non ne troviamo in chiesa:.
"Io
(dire il proprio nome esoterico)
esorcizzo te, creatura dell’acqua, fonte di
vita,
nel Santo nome del Dio Vivente e ti rendo pura e immacolata,
monda da ogni
impurità. O Creatore
dei cieli e della terra, degnati di benedire e di
consacrare
questa creatura dell’acqua per
cacciare con
essa ogni
impurità in ogni luogo ove
essa sarà aspersa e collocata. Rendila pura
e immacolata
così che io
possa
servirmene,
per
la potenza dei tuoi Santi Nomi ADONAI EL, ELOIM, JEOHVAM,
TETRAGRAMMATON, SABAOTH. Amen!" |
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