La scopa
La scopa serve per ripulire la porzione di pavimento dove si lavora
perché è appurato da tempo immemore che le streghe non volano
sulle scope... Questa è una immagine assai affascinante che però non
corrisponde alla realtà.
La scopa della Strega è composta con materiali naturali come
ad esempio il legno del manico e la saggina. Un tempo nella scopa veniva
nascosto il bastone del comando. Quando non viene usata la scopa si mette
dietro l'uscio di casa per tenere lontane le energie indesiderate.
Gli incensi L'incenso rappresenta l'elemento Aria. Viene
utilizzato per purificare l'ambiente in cui si svolgono i ritali e
viene
scelto a seconda le sue caratteristiche anche Planetarie e che ben si
adattano al lavoro che stiamo svolgendo. Gli
incensi sono misture di erbe
seccate miste anche a resine ridotto tutto in polvere con il mortaio a
mano. La mistura ottenuta viene bruciata a pizzichi su carboncini
ardenti posti nell'incensiere. L'incenso emana
vibrazioni positive e
spingono i vari propositi a realizzarsi. ( vedi erbe
Planetarie ) La magia dei
profumi, così come viene chiamata da secoli, è molto forte in
associazione anche alle candele. L'incenso si brucia durante la
meditazione. I bastoncini sono utili per purificare l'aria di un
ambiente ma sono assai meno potenti rispetto agli incensi composti che
prepariamo da noi se usati per un rituale in quanto
sono composti anche con collanti e alti elemti estranei alla pratica
magica.
L'abbigliamento rituale
A
seconda del lavoro che si esegue a volte ci si priva degli indumenti ma
a volte
questo non è ritenuto necessario. L'importante è lavarsi con acqua
e sale grosso prima di procedere ad un rito e mettersi un abito
comodo. Non si deve mai portare monili di nessun genere e i capelli
vanno tenuti sciolti qualora fossero lunghi. Molti evitano di portare i
calzari perché sarebbe preferibile sentire il contatto della pietra,
dell'erba o del pavimento sotto i piedi nudi quando si opera.
Questo è quello che consiglia la tradizione come anche di non portare
vestiti troppo
larghi per evitare che siano di intralcio durante le operazioni.
Oggi ci si veste in modo semplice e indossa i nostri panni abituali
purchè puliti mentre unn tempo si usavano anche delle vesti rituali
simili ad un saio.
I
praticanti sono persone schive che amano l'isolamento e l'anonimato e
anche il loro abbigliamento di tutti i giorni segue questa regola
sobria. In un epoca di social, chat, esibizionismi, ricerca smodata
dell'effimero i praticanti si distaccano da tutto questo mondo vuoto
perché comprendono che tutto questo è stati creato
solo allo scopo di fare il lavaggio del cervello alle persone che
rispondendo ad occhi chiusi ai richiami del
grande burattinaio che nell'ombra gestisce le vite della maggior parte
delle persone allo scopo di renderle schiave dell'effimero e prive di stimoli e iniziative,
con
buona pace delle individualità. Molti mi odieranno per questa
affermazione ma l'anima di una Strega non si cambia. Passano i secoli
ma la Strega è stata ed è sempre sarà una persona libera da qualsiasi tipo di catena e di condizionamento.
L'uomo ha creato la
tecnologia per farne uso e non per essere da questa usato.
I Talismani
Il simbolo in magia è una cosa assai importante in quanto, il simbolo
tracciato su di un talismano è a tutti gli effetti ciò che vogliamo
realizzare, creare e spingere verso di noi. Un pensiero e un desiderio
sono cose che si "avvertono" ma che non si possono toccare con mano,
allo stesso modo delle entità che vogliamo richiamare, non sono cose tangibili e
visibili all'occhio umano e quindi, per renderle "materiali", da sempre
si ricorre al simbolo.
Il simbolo è la cosa stessa che
quel simbolo rappresenta. Nei secoli molti grandi maghi del passato si
sono cimentati nell'arte talismanica, da Salomone a Paracelso e i loro
trattati sono per fortuna giunti a noi nella loro quasi totale completezza. Per approfondire questa arte antica vi rimandiamo alla lettura dei
libri seri trattanti questo tema e intanto vedere: AMULETI E TALISMANI
- LETTERE E NUMERI
Il calderone
Rappresenta l'AKASHA il quinto elemento, la mente vera e proprie, ciò
che muove tutti gli altri elementi. E' simbolo di metamorfosi
e di trasformazione, è il grembo posto al centro del cerchio perchè E'
NEL CENTRO DELLA NOSTRA MENTE CHE NASCE LA MAGIA ed entro il quale
si manifestano in
concreto i desideri.
Il calderone si usa per bruciare l'incenso o per bruciare i
pezzetti di
carta su cui si sono scritte le nostre richieste durante un rituale. Il suo
materiale è il ferro, l'ottone o il rame. In associazione con
l'elemento "fuoco"
si usa per creare un piccolo falò usato per il salto sul fuoco richiesto in alcuni rituali o durante i Sabbah. L'incensiere
E' il contenitore che ospita i carboncini su cui bruciare l'incenso e le erbe seccate e ridotte in polvere. Di
solito è creato in coccio o pietra o rame e spesso è legato ad una catena per
farlo oscillare e per meglio fumigare gli ambienti.
Rappresenta
l'elemento Aria e anche l'elemento Fuoco contemporaneamente per la presenza della
carbonella che arde al suo interno. Questa combinazione di elementi e' ideale per
purificare gli ambienti e il luogo di lavoro della Strega oltre che per
accompagnare con vibrazioni intense un rituale.
Il calice
Il calice è legato
all'elemento Acqua, genere femminile. Si usa nei banchetti durante i
Sabbath o durante le feste dedicate alla Luna ed è un contenitore
ideale per qualsiasi sostanza
sia essa materiale o psichica che può contenere.
Il calice raccoglie e conserva
l'energia. Può essere fatto d'argento il metallo della luna o di
cristallo o
anche di semplice vetro.
Le Candele
Le candele sono una grande fonte di Energia legate all'elemento fuoco e
vengono usate in qualsiasi tipo di lavoro. Ogni colore della candela ha
un suo particolare significato e quindi a seconda di ciò che deve
essere fatto si devono usare le candele del colore appropriato. In
mancanza di candele di diverso colore si usa la candela bianca con accanto
un oggetto del giusto colore meglio se una pietra. Vedi la magia delle candele in tante
parti di Bethelux )
Il coltello rituale
Il coltello rituale è legato all'elemento Fuoco, genere maschile. Esso
chiama l'energia o la allontana o la indirizza a seconda dei casi. Il
coltello deve essere a doppia lama con il manico in genere nero perchè
il nero è l'essenza del colore piuttosto che un colore in particolare.
Il nero è in grado di assorbire le enrgie negative per elaborarle,
privarle del loro potere e dissolverle. NON DEVE MAI ESSERE USATO PER I
SACRIFICI INUTILI E FUORI MODA. La sua
consacrazione avviene in Luna Calante e al termine del rito
consacratorio deve essere sotterrato nel terreno per 72 giorni, dice la
tradizione, al termine di questo periodo lo si dissotterra, lo si
pulisce meticolosamente con acqua corrente e lo si ripone con cura in
attesa di essere usato.
Lo specchio nero Questo
specchio si usava per la divinazione ma oggi è un oggetto poco
considerato e diremo anche poco utile. Strumenti divinatori ve ne sono
tanti altri e molto più semplici da maneggiare. Generalmente era composto
da un pezzo di vetro annerito e incurvato verso l'interno come una
sfera. Per chi volesse ancora usarlo è preferibile comprarlo già pronto
dato che lo si trova nei negozi esoterici e dove è possibile anche
trovare tutte le altre cose che
ci sono utili e che non possiamo per forza di cose costruirci da soli.
Il Bolline
Viene detto bolline il coltello dal manico bianco che si usa per
incidere le rune o le candele e per la raccolta delle erbe. Un solo lato di questo
coltello è affilato e quindi qualsiasi coltello di qualsiasi forma è
comunque adatto allo scopo.
Il bolline deve essere consacrato in Luna Calante.
Se non si ha la possibilità di raccogliere personalmente le erbe e le
radicii, se non si è esperti nel riconoscimento, questo oggetto è
assolutamente inutile. Basterà andare in erboristeria e comprare gli
elementi che ci occorrono e l'incisione delle candele può essere fatta con un rametto secco di rosmarino.
Un accendino
Con l'accendino si accendono le pastiche di carbone ( da tenere con una
pinza perché possono ustionare, sprigionano molto calore ) e le candele
che si lasciano consumare sino ad estinzione e messe in sicurezza.
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NON CONTRATTATE MAI SUL PREZZO dell'oggetto acquistato e da inserire nel corredo rituale. Ogni oggetto poi, una volta
impiegato per scopi magici, NON DEVE MAI PIU' ESSERE USATO PER ALTRI
SCOPI. Tutto il corredo rituale lo si deve tenere celato nell'oscurità ee tirato fuori al momento di eseguire un rituale.
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L'altare e l'armadio
Sul piano altare vengono posizionati gli strumenti che ci sono utili al momento di un lavoro.
Esso deve essere di forma rettangolare di modo che ogni lato sia
rivolto verso un punto cardinale. Va coperto con un panno di cotone
bianco. Se non si esegue Magia Cerimoniale vera e propria ( oggi poco
usata ) anche questo
strumento non è più necessario. Si può eseguire un rituale appoggiando
a terra gli strumenti
che servono avendo cura di proteggere il
pavimento con della carta argentata per non rovinarlo. Prearare un
rituale nel caminetto, ( il focolare e cuore di casa ) sarebbe poi
l'ideale
a patto che lo si possieda. L'armadio non è nulla di più che un mobile,
spesso anche sostituito con un baule, che racchiude nell'oscurità tutti
gli oggetti rituali del corredo.
Il Teschio ( finto )
Il teschio rappresenta l'adepto, colui che si incammina sulla strada
della Magia per ritornare ad essere padrone di se stesso e della sua
breve esistenza. Rappresenta la trasformazione propria indicata nella prima fase
alchemica della NIGREDO ( vedi capitolo dedicato all'alchimia ).
E' il
simbolo della morte vista come rinascita e quindi non è
un simbolo macabro.
LA
BACCHETTA
Viene detta anche il prolungamento del braccio della strega o del mago
che la usa e
ovviamente parliamo di quella quella reale che non è come la bacchetta
magica delle favole ... La bacchetta è legata all'elemento Aria, genere
sia maschile che
femminile e la sua funzione è quella di attirare e respingere, dirigere
le energie proprio come il coltello rituale che spesso la sostituisce
nei riti di oggi, dato che la loro funzione
è praticamente la stessa, molti ritengono che si tratti ormai di un
oggetto superato e che non possa più rientrare nel corredo rituale di
un moderno praticante. Per
chi ancora fosse interessato ad averne una indichiamo il procedimento
tradizionale per la sua costruzione.
Le
pratiche per la costruzione della bacchetta sono molto complesse e
richiedono a volte molti giorni prima di completare l'opera e forse è
anche per questo che viene abbandonato dai praticanti moderni. La bacchetta si ricavava dai rami
di un albero di nocciolo o da un salice
dall'aspetto forte e sano. Il momento per cercare il proprio ramo è la
sera dopo il crepuscolo in una notte di luna piena meglio se cade
in coincidenza di un sabbath. La lunghezza giusta è quella che va dal
gomito alla punta del dito medio di chi la deve usa mentre il suo
diamentro
non deve superare quello del proprio dito pollice. Alcune streghe,
nella stessa
notte, usano prendere anche un ramo più lungo e robusto per farne il
bastone di comando che un tempo veniva nascosto nella scopa di saggina.
Il bastone è per
tradizione lungo un metro e con il diametro non superiore a 6 cm.
Il ramo va scelto con molta cura e si procedere al taglio
dall'albero chiedendo il permesso di privarlo di una sua
parte e poi segnare il punto da tagliare con un nastrino rosso. Il
taglio deve essere netto e deciso e va fatto cadere su un pezzo di
stoffa di cotone odi lino o ancor meglio fatto di corda come i vecchi sacchi alimentari nel quale deve
essere avvolto. Si devono lasciare sempre dei doni all'albero in segno
di
ringraziamento ad esempio un po di fertilizzante alle radici, del miele
da
cospargere sulla "ferita", acqua e ovviamente la nostra grandissima
gratitudine. Le
operazione devono essere svolte nella massima segretezza, senza farsi
scorgere da nessuno. Ci sono anche delle parole da
pronunziare
mentre si procede nel lavoro, parole che dovranno uscire liberamente
dal vostro
cuore. Una volta finito si scioglie il nastrino rosso dall'albero, si
ringrazia ancora per il dono che ci è stato concesso e successivamente
ci si dovrà ricordare
di tornare spesso a far visita all'albero che sarà per noi fonte di
potere
personale alla pari del frammento che ci ha donato. A questo punto
bisogna lavorare il ramo e dargli la forma finale della nostra
bacchetta.
Da una estremità essa deve essere più larga per raffigurare
l'energia maschile mentre dall'altra dovrà essere più stretta a
rappresentazione dell'energia femminile. La bacchetta può essere
personalizzata incidendovi il proprio nome esoterico, delle rune,
oppure anche niente a discrezione della strega.
La
bacchetta deve quindi restare per 3 giorni all'aperto e poi 3 giorni in un luogo
buio e bagnata leggermente con un infuso di camomilla. Per altri tre giorni
dovrà unta con dell'olio di mandorle dolci. Alla successiva luna piena la
bacchetta è
pronta per il rito di consacrazione.
Una volta pronta la bacchetta va
riposta in un panno sino al momento in cui
verrà usata per la prima volta.
Se non avete possibilità di seguire
tutti i procedimenti, potete sempre comprare una
bacchetta che vi attrae tra quelle che si trovano in un qualsiasi negozio esoterico e personalizzarla e consacrarla come
vuole a tradizione come tutti gli altri oggetti del corredo ( vedi il Sabbath di Imbolc ). |
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