Vlad
III di Valacchia (ca. 1431-1476) è
un personaggio avvolto
in un oscuro alone di mistero, sia in vita che in morte.
La
storia lo descrive come il famoso
guerriero
impalatore ma oggi è ancora molto amato dal suo popolo anche a distanza di
tanti secoli. Non si sa con precisione dove si trovino le sue spoglie mortali, se lasciate e disperse su qualche
campo di battaglia oppure
deposte in qualche ignoto cimtero ma certo non si trovano dove indica la
tradizione in quanto, è stato appurato, che nel monastero di Snagov non ve ne è traccia.
Un
luogo possibile dove possono trovarsi le sue ossa è a Napoli nel chiostro della Chiesa di Santa Maria la Nova. La Pietra tombale raffigurata qui sotto indica forse il punto della sua vera sepoltura. Vlad Tepes
apparteneva all'Ordine del Dragone come anche il Re di Napoli Ferrante
D'Aragona e si presume che sia per questo motivo che la figlia possa
aver portato le spoglie del padre morto in battaglia proprio in terra Italiana
dove lei qui già vi abitava con il marito.
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Chiesa
Monastero di Snagov, in Valacchia, questa è la sepoltura "ufficiale" di Vlad
Dracula che però non contiene i suoi resti. Nella chiesa si possono osservare una pietra tombale incastonata nel pavimento ma l'iscrizione
su di essa è quasi totalmente cancellata dal continuo
calpestare. Durante gli scavi del
1932-1933 La tomba risultò essere vuota fatta eccezione per la presenza di resti
bovini
e non umani. Vicino all'ingresso principale venne ritrovata
un'altra
tomba rivestita di tessuto color porpora cucito con filo d'oro e quella
era
una sistemazione assai più degna per un Principe.
Questa
tomba conteneva in effetti resti umani presumibilmente maschili rivestiti con
abiti color porpora allacciati da grossi bottoni dorati e alla
vita aveva una grossa cintura d'argento. Vi
erano poi altri monili preziosi come un anello con turchese sul quale
era scolpito il
drago che si trovava sugli emblemi della casata dei Vlad
Tepes.
Purtroppo
a contatto con l'aria il corpo svanì in pochi minuti proprio come nella più
stretta tradizione vampirica. Il
corpo in questione che era stato ritrovato possedeva però ancora la
testa mentre la storia
narra che Vlad morì in guerra nel 1476 e in quel momento era stato decapitato.
Per questo
motivo molti pensano che il corpo deposto in
quella sepoltura fosse in
realtà di Vlad II, il padre del più famoso impalatore.
Resti
disponibili quindi non ve ne sono più e anche i monili ritrovati nella
tomba vennero in seguito trafugati dal Museo Municipale di Bucarest
dove erano stati portati per essere esaminati.
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