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VADEMECUM PER I "CACCIATORI" DI FANTASMI


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VADEMECUM PER I "CACCIATORI" DI FANTASMI

Questo tema non deve in alcun modo essere preso alla leggera. Non è un gioco. Anche solo la parola “cacciatore di fantasmi” non ci pare per nulla appropriata. Non si va a caccia di spiriti dei trapassati ma semplicemente se ne constata ( per quanto possibie ) la loro reale presenza.
Loro si trovano dove ci troviamo anche noi che siamo ancora vivi e sfruttiamo lo stesso spazio anche se in un modo assolutamente diverso. L'approccio a questa ricerca deve essere diverso, serio e rispettoso, scientifico e mai ci si deve lasciar suggestionare dalle atmosfere che si possono creare nella nostra mente durante il percorso. Gli stati ansiosi o di paura sono nocivi al nostro equilibrio mentale e al corretto svolgimento dell'opera intrapresa. Non è detto che in un rudere o in un cimitero sperduto o in un luogo tetro dove un tempo si sono verificati orrendi delitti si manifestino oggi delle presenze inquiete.
A volte, spesso, non vi è nulla da rilevare. Se viene però "catturata" ( brutto termine ) una presenza per prima cosa si deve verificare se si tratta di un vero e proprio fantasma o se ci troviamo di fronte ad un fenomeno naturale o ad un residuo psichico o, ancora, se si tratta di semplice suggestione.
Con i residui psichici, ad esempio, non sarà mai possibile comunicare perché altro non sono che una “immagine” rimasta incisa sulla lastra del “vuoto” ( che non è vuoto ) che ci circonda per l'azione delle onde che il nostro cervello emette continuamente in vita sotto la spinta di forti emozioni provate se una persona ha vissuto il momento della morte in un modo assai violento e traumatico ( vedi battaglie o persone assassinate o morte suicide ) è possibile che quelle scene possano rimanere impresse nel posto dove si sono verificate e che stiamo visitando ma questi non sono da considerarsi come fantasmi. Nel momento stesso che ci avviciniamo a queste ombre esse si dissolvono o continuano a seguire un eterno copione e tutto senza minimamente accorgersi della nostra presenza. Per vedere sia i fantasmi che i residui psichici occorre una certa sensibilità o sensitività ed essere a tutti gli effetti dei medium. Chi vuole fare questa esperienza e andare a rilevare i fantasmi in un luogo non deve mai farsi suggestionare e rimanere sempre con i piedi ben piantati a terra. Questa è la prima dote che si deve possedere. La seconda è non spaventarsi mai. Che la manifestazione sia reale o meno i nervi devono rimanere saldi perché la suggestione è sempre in agguato nella mente umana e può farci tirare delle false conclusioni. Le sperimentazioni non vanno mai fatte da soli dato che non sappiamo cosa possiamo trovare, se un fantasma vero e proprio, un poltergeist o . . nulla . . o un maleintenzionato visti i tempi che corrono ... Essere in gruppo è essenziale dato che un operatore veglia vicendevolmente sull'altro per sostenersi qualora sia necessario oltre che per dividersi i compiti. Va costituito quindi un insieme di persone affiatate perché più occhi e più orecchie gestiscono meglio le varie situazioni. Si deve fare uso di un certo tipo di equipaggiamento capace di sopperire alle carenze dei nostri sensi che, come ben si sa, non riescono a localizzare facilmente ciò che è più “sottile” e sfugge quindi, alle nostre percezioni naturali.
Possediamo sensi troppo limitati per varcare il “velo” seppur sottile che divide i viventi da chi non lo è più. L'importante è che nel gruppo si unisca un medium serio e capace e non una persona che si suggestiona facilmente o che si diverte a mettersi in mostra. Quindi mai fidarsi ciecamente di ciò che percepiamo e andiamo a cercare sempre delle prove, nel passato e nelle testimonianze, per avvalorare quanto un presunto medium può affermare di vedere o sentire. Rilevare la presenza di fantasmi è una cosa seria e ogni volta l'esperienza va avvalorata con prove oggettive e sicure. Armarsi quindi di una buona macchina fotografica il cui occhio risulta più sensibile del nostro e può percepire ciò che a noi sfugge; di un buon registratore e di una bussola per rilevare delle eventuali anomalie magnetiche.
C'è anche da dire che il magnetismo terrestre e i corsi d'acqua sono ottimi conduttori che diventano come vere e proprie "porte" che le anime possono usare per manifestarsi. Occorre anche una buona telecamera ( se si possiede meglio se ad infrarossi ) e uno strumento per rilevare gli sbalzi di temperatura. Quando uno spirito si manifesta la temperatura di un luogo si abbassa notevolmente. Un fantasma ha bisogno di energia e di calore per potersi manifestare e per questo motivo sarebbe utile includere, nell'attrezzatura, anche un contatore geiger e non ultime delle torce elettriche se andiamo ad esplorare luoghi al buio. Prima di iniziare una indagine è sempre bene prendere informazioni sul luogo che andiamo a visitare, sia che si tratti di una casa o di un posto esterno. Sapere cosa vi è accaduto e chi è stato coinvolto nella vicenda è un buon modo per iniziare. Portarsi anche un blocco notes e una penna allo scopo di creare un archivio di informazioni "fresche" da annotare sul momento. Occorrerebbe anche una carta geologica del terreno e del sottosuolo. La posizione del luogo che andate a visitare va anche questa considerata attentamente, se sorge ad esempio nei pressi di un fiume o di un semplice pozzo perché, come detto prima, l'acqua che scorre si trasforma in fonte di energia e ottimo “passaggio”. Se il luogo considerato “infestato” è un luogo pubblico ( un albergo, un pub, un ristorante, un castello visitabile dietro pagamento del biglietto d'ingresso ecc.. ) siate sempre molto accorti. Il proprietario potrebbe essere a caccia di pubblicità per incrementare gli incassi. Non trascurate niente che possa possa contaminare l'esito della ricerca. Smascherare eventuali “falsi” può rientrare anche in questa pratica. Sempre meglio la verità sd una favola ben studiata e intrigante ma  comunque fasulla.
In conclusione i fantasmi ci sono e se vogliono manifestarsi a noi sanno sempre come fare e rimangono "intrappolati" nelle reti dei "cacciatori" solo quando sono loro che decidono di farlo.

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