|
Pitagora ( 569 - 470
aC. )
Il
mondo lo conosce soprattutto per la sua famosa "tavola pitagorica", le
famose tabelline tanto odiate che si studiano e si mandano a memoria
nelle prime classi scolastiche, tabelline che poi inesorabilmente si
dimenticano con gli anni specie dopo l'avvento delle preziose
calcolatrici. Ma Pitagora era, in vero, un grande filosofo, un
matematico, un metafisico e una figura rilevante nell'ermetismo.
Fece lunghi viaggi di istruzione e venne
iniziato ai misteri della geometria, studiò astrologia e altre materie
esoteriche in egitto e in Caldea e fondò a Crotone, in Italia, dove si
recò all'età di 50 anni da immigrato in quanto non tutti apprezzavano
le sue teorie e i suoi insegnamenti; la propria scuola per iniziati che
era in vero molto seguita e contava tantissimi affiliati. Sono famose, negli ambienti esoterici, le
sue teorie sulla trasmigrazione delle anime e sull'importanza dei
numeri perché "tutto è numero", egli diceva. Famosi
sono anche i suoi VERSI AUREI ( il numero aureo lo ha scoperto lui ) e
sempre a lui, o meglio alle sue tabelle numeriche, ricorrono gli
esoterici moderni per la stesura di oroscopi numerici. Egli fondò anche una società segreta tesa alla realizzazione
dell'armonia interiore in accordo con l'armonia cosmica che, secondo
sue ipotesi avvalorate oggi da molti altri studiosi, l'universo si
fonda e si basava su fondamenta numeriche. Nel
V secolo una sommossa cittadina mette fine alle sue attività e i capi
della confraternita muoiono nell'incendio di Metaponto costringendo la
setta a divenire clandestina. Ma nel I
secolo a.C. il Pitagorismo rinasce con rinnovato vigore sino ad oggi. Giamblico
lo indica come una divinità armonica situata tra il divino e l'umano e
il filosofo e storico Diogene Laterzio associò gli insegnamenti di
Pitagora a quelli del Druidismo.
|
|