Copertina di una edizione straniera datata 1571
NECRONOMICON - Il libro
dei nomi morti
Secondo
le credenze il libro fu scritto da Abdul Alhazred, un
arabo ritenuto folle, e che venne poi tradotto in inglese da un certo
Olaus Wormius che finì i suoi giorni bruciato sul rogo. Nel suo interno è possibile
trovare tutta una serie di formule magiche per evocare i demoni e altre
forze diaboliche e si dice, che nella versione originale, le pagine e
le relative rilegature fossero di pelle umana prelevata da corpi di
persone uccise dalla stregoneria. Inoltre pare che la
lettura a
voce alta di tale libro potesse evocare gli spiriti maligni e che
alcune persone, dimenticatesi delle cautele, abbiano letto tale libro
ad alta voce diventando poi vittime di incidenti orribili.
Per questo esistono
poche copie
di questo libro e vengono custodite in famose biblioteche tra cui
quella Vaticana e in stanze di sicurezza. Questo non è un libro
destinato al pubblico ed è stato stampato principalmente per essere
messo a disposizione di studiosi dell'occulto e sembra che le
informazioni in esso contenute siano state riferite all'autore da forze
soprannaturali.
Howard
Phillips Lovercraft nato nel 1890 a Providence nel Rhode
Island, scrisse un'ottantina di racconti, romanzi, liriche e saggi per
quasi la totalità nell'ambito della narrativa fantastica e dell'orrore.
Quando morì all'età di 46 anni, gran parte della sua produzione era
ancora inedita o pubblicata su riviste popolari ma ignorata dalla
critica ufficiale.
Il suo successo è postumo e
legato soprattutto alla traduzione dei suoi testi nelle lingue europee.
Oggi Lovercraft è divenuto l'oggetto di un vero e proprio culto
letterario ed è riuscito ad influenzare la narrativa moderna
soprannaturale. A
lui molti attribuiscono in
realtà la stesura del libro chiamato NECRONOMICON e
quindi sarebbe tutto frutto della sua fervida fantasia. Altri invece
asseriscono che Lovercraft, per la stesura del NECRONOMICON, si sia
ispirato ad un vecchio manoscritto che fu realmente in suo possesso e
che quindi tutto ciò che si trovava illustrato e descritto nel libro
non fosse un'espressione di pura fantasia ma bensì fondato su matrici
reali. Nessuno
può dire con precisione quale sia la verità e certo mettere le mani
sulla copia del Necronomicon custodita nelle segrete delle Biblioteche
Vaticane, per constatare di persona che cosa vi sia scritto, non è
umanamente possibile.
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