ASTRONOMICON
Astronomicon,
di Marco Manilio, annoverato tra i maggiori poeti di
Roma, non si conosce assolutamente nulla; la storia non ci riporta
alcun dato sulla sua esistenza terrena a parte che sotto il suo nome è
giunto sino a noi l'importante poema dell'età Augustea: "L'Astronomicon". Questo
schema apparve per la prima volta nell’Astronomicon, il più
antico trattato latino sull’Astrologia.
Su queste semplici basi si sono
strutturate le argomentazioni degli antichi, fino al
a noi giunto in diciassette trattati in lingua greca costruiti sotto
forma di dialogo e fatti risalire al mitico Ermete Trismegisto
ma che sicuramente venne redatto nei primi secoli dopo Cristo, tradotto
poi quasi integralmente da Marsilio Ficino.
'Astronomicon è un opera che possiede un alto
valore letterario, ma più che alla forma poetica, l'interesse suscitato
da questa opera, riguarda il suo contenuto considerando anche quanto
rari siano i documenti che l'antichità classica ci ha conservato al
riguardo delle antiche dottrine celesti.
Nell'opera si narra, con accenti ispirati,
all'origine del mondo, riportando opinioni di varie scuole filosofiche
e vengono poi considerate le proprietà che venivano attribuite ai
diversi corpi celesti e quindi sugli oroscopi e sugli influssi che le
costellazioni esercitavano sugli eventi umani.
Nell'antichità Astronomia e Astrologia non
erano due materie rigidamente separate e questo poema, completato da
tavole celesti, si rivela ancora oggi un'opera fondamentale e da
approfondire per tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo delle
stelle.
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