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BENANDANTI
Era
credenza nel medioevo che gli adoratori del male avessero ottenuto in
dono dal maligno il potere di creare le tempeste e di far mutare a loro
piacimento le condizioni atmosferiche. Ma
non tutti coloro che erano dediti alle arti magiche potevano rientrare
in questa categoria di praticanti maligni perchè vi era anche un gruppo
di maghi, chiamati i benandanti, che li combattevano. I benandanti
erano i maghi benefici diffusi principalmente nel Friuli. Hanno
suscitato perticolare interesse poiché essi rappresentavano un fenomeno
incomprensibile per la Chiesa. Non si opponevano infatti, ad essa, ma
anzi cercavano di dare il proprio contributo alla salvezza delle anime
nel senso cristiano del termine.
Per questo motivo i benandanti andavano ai
raduni delle streghe e combattevano con esse utilizzando rami di
finocchio, contro le canne di sorgo degli avversari. Si diceva che Benandanti si nasce, e il
marchio che li contraddistingueva dagli altri neonati era "la camicia"
(la camicia del feto [o placenta] era nota sia in oriente che in
occidente per le sue implicazioni magiche). Era
credenza che in certe notti particolari l'anima del benandante uscisse
dal corpo per partecipare ad incontri con altri benandanti onde
rimediare ai danni commessi da streghe e stregoni malefici.
In
questo caso, l'anima al suo ritorno doveva trovare il corpo nelle
stesse condizioni in cui lo aveva lasciato, o non sarebbe più riuscita
a rientrarvi. Nonostante il loro carattere benefico,
la Chiesa perseguitò ugualmente i benandanti, facendo confessare loro
raduni con il diavolo e riti malefici. Un'altra
caratteristica degna di nota dei Benandanti sta nella percentuale
insolitamente alta di uomini mentre nel resto dell'Europa le streghe
perseguitate erano donne nella quasi assoluta totalità dei casi.
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