ANELLO
SERPENTE
Il serpente indica la sapienza magica
e della Ruota dell'anno esoterico
che comprende Sabbath ed Esbat
ANELLO
GUFO
Il gufo è simbolo di Magia
ANELLO APRIBILE
Per nascondere al suo interno
qualsiasi cosa utile all'Arte
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La forma geometrica che in magia viene
associata all'Universo, alla continuità, alla protezione e
dell'eternità è il cerchio e l'anello possiede proprio a forma di un cerchio.
Al cerchio dell'anello viene incastonata una pietra più o meno preziosa ( ciò che
importa è il suo significato e le sue vibrazioni non il valore terreno che gli viene
attribuito ( vedi anche il capitolo dedicato alle pietre qui
su Bethelux ) o vi si incide un simbolo, un Pantacolo o un Sigillo.
In
magia l'anello può assumere la forma del
serpente con la testa rivolta verso l'esterno per far
si
che possa in modo simbolico “mordere” il nemico e non mai noi che lo
indossiamo. Le forme però possono essere anche altre come quella di
una spada, di un gufo
o di una civetta ecc..
Qui a lato sono riportati alcuni esempi. E' possibile trovare in
commercio anelli di ogni genere e tutti quanti
possono essere caricati per il nostro scopo e questi danno sicuramente
molto
meno nell'occhio di un anello con inciso un simbolo Esoterico. La Magia
si fa in silenzio e non ha bisogno di ostentazioni. In commercio ci
sono anche anelli apribili molto comodi entro i quali
custodire un pezzetto di carta pergamena che riporta le
parole di potenza come ad esempio un frammento di un Salmo o di
una formula o ancora nel suo interno segreto, si possono inserire
delle
erbe, delle resine, un pezzetto di radice protettiva di Mandragora o
ancora una pietra come ad esempio l'Agata che dona vigore e rivitalizza
o l'Ametista nota come anti malocchio e negatività. Quando non si può
incastonare una pietra nasconderla all'interno di un anello apribile è
una soluzione ottimale. Sincerarsi però che l'apertura a scatto
dell'anello sia sicura per non
rischiare di perderne il contenuto. In
campo esoterico gli
anelli sono considerati importanti per vari motivi. Per la sua forma
circolare viene considerato alla stregua di un cerchio
magico entro il quale il
mago si chiude durante alcuni rituali, per la sua associazione con il
mitico anello di Re Salomone, per le iconografie palesi che su di esso
vengono incise o che lo formano.
Il
dito sul quale portare l'anello magico può esse il pollice, il dito
della volontà, o
l'indice che indica successo o anche il medio, il dito di Saturno, il
Dio
che protegge e infonde saggezza ai praticanti occulti. Una
volta gli anelli si
portavano abitualmente sul
dito medio in
quanto si pensava che contenesse un nervo che andava
direttamente al cuore, l'organo più importante per gli esoterici, sede
dei sentimenti e
dell'anima come indicato anche dagli antichi e saggi Egiziani. Se
l'anello è portato nella mano destra
si ribadisce il concetto di volontà da accrescere o imporre ( nella
regola del Binario la
destra è la mano dell'azione e del sole ) mentre se invece preferiamo
portarlo ad un dito della mano
sinistra si ribadisce un concetto di sensitività ( la sinistra è la
mano dei medium e
della luna, del cosiddetto " sentiero della mano sinistra" ) e indica
anche che
desideriamo appoggio da
parte degli spiriti sia quelli naturali, planetari, dei defunti ecc..
I
metalli preferiti sono l'oro se l'anello viene prtato ad un dito della
mano destra e l'argento se lo si porta invece nella mano sinistra, allo
scopo di tenere
le
due forze generatrici in costante equilibrio all'interno di noi stessi. La
magia è sia simboli che simbolismo. "Uguale va con uguale", come recita
la cosiddetta "magia
simpatica" tanto cara alle vecchie Streghe di campagna e tanto efficace
perché istintiva ed immediata. Per questo si dice che ciò che accade
all'anello è paragonabile ad un "segno" del quale tenere sempre conto.
Se
l'anello si
rompe, se lo si perde, se si annerisce nonostante la pulizia ecc..
tutto questo ci avverte che può esserci un problema
che dobbiamo affrontare e risolvere. Non ci si deve
mai abbatere o allarmare di fronte ad un qualsiasi possibile ostacolo
ma
si deve solo capire che cosa dobbiamo
modificare per rimediare e quindi per progredire spediti sulla via Magica. Del
proprio anello magico si deve avere sempre una gran cura perché
esso riassume a tutti gli effetti il concetto di "chi siamo" e la
nostra "personalità" in
campo magico oltre ad essere uno strumento assai efficace paragonabile
ad un parafulmine occulto. Dobbiamo sceglierlo di persona o andare alla
sua ricerca o chiamarlo a noi ( vedi capitolo la chiave del dominio )
seguendo le
indicazioni qui riassunte e date e seguendo anche il nostro intuito,
l'istinto e la
nostra sensibiltà.
Una volta trovato ( o fatto fare appositamente se ne
abbiamo le
possibilità ) dobbiamo metterlo al dito al momento
dell'iniziazione. C'è da dire che, come spesso accade in magia,
le cose "chiamate" vengono a noi ed è quindi
opportuno concentrare il nostro desiderio sul tipo di anello che
vogliamo trovare in un negozio per facilitarne al fine la ricerca.
E' ovvio che prima
di
indossare il nostro anello è sempre oppurtuno
purificarlo per eliminare qualsiasi tipo di residuo di energia che non
sia la nostra e poi consacrarlo esclusivamente per la nostra persona. La purificazione
consiste nel lavarlo sotto acqua corrente, passarlo sopra i fumi di un
incenso consacratorio ( vedi il capitolo erbe planetarie ) e poi
lasciarlo esposto ai raggi solari e successivamente a quelli lunari per
un
numero totale dispari di giorni, quando ci si trova in una fase
di Luna Crescente. Si dovrà
poi tenerlo tra le nostre mani e recitare tre volte la seguente formula
con
molta carica e volontà:
"Per il potere che
dimora negli innumerevoli nomi del Nume,
lo stesso che
generò gli Dèi e gli Universi, io ( dire il proprio
nome )
consacro questo
anello con la forza del
Fuoco, dell’Acqua,
della Terra e dell'Aria, affinché
divenga per me ricettacolo
di eterno potere. Così sia fatto"
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